Scopriamo alcuni paletti inerenti i nomi vietati in Italia e soprattutto il motivo per cui sono banditi dalle anagrafi comunali
Quando sta per nascere un bambino o una bambina, un dei aspetti più belli a cui badare è quello della scelta del nome. Un passaggio obbligato ma naturalmente piacevole, che fa trasparire la fantasia dei genitori.
La libertà in tal senso è piuttosto ampia, esistono tante tipologie e con il passare degli anni alcuni nomi obsoleti utilizzati nei primi anni del ‘900 stanno lasciando spazio ad altri frutto dell’epoca attuale in cui l’inventiva sta pian piano prendendo il sopravvento sulla tradizione.
Nomi vietati in Italia: ecco quali sono e per quali ragioni non si possono utilizzare
Eppure esistono dei rari casi che impediscono di chiamare i propri bambini come si vuole. Si tratta di eccezioni quasi uniche che però vale la pena di ricordare. Infatti sono ipotesi tassativamente bandite all’anagrafe italiana, ragion per cui c’è poco da fare, se non optare per un altro nome.
Una delle più note è quella di non poter chiamare il figlio con il nome del padre o del fratello e la figlia con il nome della madre e della sorella. Nemmeno l’ipotesi di matrice statunitense-brasiliana di aggiungere Junior è consentita nel nostro paese. Quindi è bene mettersi l’anima in pace. Genitori e figli non possono essere omonimi.
Vietato anche attribuire ai maschi nomi completamente femminili e viceversa. Non è il caso ad esempio di Gian Maria visto che il primo nome è oggettivamente maschile. Tra gli altri aspetti non consentiti c’è anche quella di utilizzare i cognomi al posto dei nomi. Ciò viene fatto per evitare confusione.
Combinazioni di nomi che richiamano ad alcuni personaggi storici scomodi non sono permesse. Quindi no a Benito Mussolini, Adolf Hitler, Osama Bin Laden, che potrebbero creare e problemi e disagi ai bambini a scuola. Medesimo discorso per quanto concerne personaggi famosi del cinema e della letteratura o di fantasia come i cartoni animati.
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Non va spiegato il motivo per cui non si può chiamare il proprio figlio Satana, mentre i cosiddetti abbinamenti ridicoli e/o imbarazzanti (Moby Dick, Perla Miseria, Angelo Didio) vengono respinti perché ritenuti non conformi al buon senso. Si ricorda anche che non si possono fare più tre nomi ad un nuovo arrivato. D’altronde per ragioni di comodità amici e parenti ne utilizzeranno uno per chiamarlo.