Roma, scoperta una truffa con i Bancomat da un milione di euro. Le vittime del raggiro sono sparse in tutta Italia. Avete controllato il conto?
Una truffa semplice che è riuscita a mietere più di quaranta vittime in tutta Italia. Il piano era semplice, rubare le buste con i Bancomat nuovi per poi convincere i malcapitati a riferire il PIN. I truffatori hanno messo a segno un raggiro da un milione di euro riuscendo a prelevare dai conti correnti delle vittime dai 500 ai 5 mila euro.
Le ipotesi degli investigatori
Gli investigatori ipotizzano che a compiere la truffa siano state almeno tre persone. Questo, almeno, è il numero dei soggetti arrestati e accusati di frode informatica, ricettazione, truffa aggravata in concorso, indebito utilizzo, falsificazione di carte di credito, fabbricazione di documenti falsi e sottrazione di denaro dai conti postali. Una lunga lista di reati, dunque, che è stato possibile smascherare grazie alla denuncia di una signora di Roma. La donna dopo essersi accorta di prelievi anomali da 12 mila euro ha contattato le autorità facendo, così, partire la macchina della giustizia. In tutta Italia sono stati identificate circa 40 vittime ma il numero potrebbe essere più alto.
Le indagini sulla truffa del Bancomat
In seguito alla segnalazione, gli investigatori hanno identificato e fermato uno dei colpevoli trovando nel cofano della sua auto circa 300 buste della stessa banca con all’interno i Bancomat nuovi. Dopo aver intercettato le lettere, i truffatori contattavano il titolare della missiva per ottenere il Pin e, dunque, l’accesso al conto. Molte vittime sono cadute nel tranello comunicando il PIN a voce oppure digitandolo con la tastiera del telefono. Nulla di più semplice per i malfattori, recuperato il codice accedevano ai risparmi dei cittadini e prelevavano vari importi. In alternativa, per destare meno sospetti, effettuavano bonifici verso altri conti in modo tale da prelevare periodicamente da questi altre somme.
Come evitare di cadere vittime del raggiro
La truffa del Bancomat non è l’unico raggiro in atto. Hacker e cybercriminali utilizzano sempre più frequentemente il phishing per cercare di carpire i dati personali di ignari cittadini. Eppure, con le tante raccomandazioni degli istituti di credito e della Polizia Postale nessuno dovrebbe più essere ignaro di ciò che può accadere via e-mail, tramite sms o una telefonata. Basta poco ai truffatori per raggiungere l’obiettivo. Un click su un link, la digitazione di codici e PIN sulla tastiera sono la causa principale del furto dei propri risparmi. Occorre ignorare ogni messaggio che richiede di compiere tali operazioni, verificare con il proprio istituto di credito il contenuto del testo e comunicare alle autorità ogni tentativo di raggiro.