Guardare le partite sfruttando lo streaming illegalmente può costare molto caro. Multe salate in arrivo per gli utenti trasgressori.
Il campionato dei serie A, la Champions League, l’Europa League sono eventi seguiti da milioni di italiani. Tifare la propria squadra mentre gioca, esultare per una vittoria, soffrire per una sconfitta non ha lo stesso sapore se non si segue la partita per tutti i 90 minuti. Dazn, Sky e piattaforme di streaming simili consentono di vedere le partite di serie A e le altre competizioni a pagamento. Non tutti gli utenti hanno la possibilità di spendere più di trenta euro al mese per alimentare la propria passione per il calcio. Da qui la scelta, non legale, di sfruttare lo streaming con modalità legate alla pirateria. La Federazione per la Tutela dei Contenuti audiotelevisivi e multimediali ha stimato che circa 11 milioni di italiani si rendono colpevoli proprio di pirateria.
Il reato di streaming illegale per guardare le partite di calcio e altri eventi sportivi è troppo diffuso in Italia. Lo afferma la Favap stimando la colpevolezza di ben 11 milioni di utenti. Gli eventi sportivi in generale hanno rappresentato il 38% del volume di illeciti (+1% rispetto l’anno precedente). Ad essere seguite illegalmente sono soprattutto le trasmissioni Live (circa il 14%). A rimetterci è la piattaforma Dazn che conserva i diritti in esclusiva per la visione della Serie A.
Gli italiani risultano, dunque, predisposti verso la pirateria. Alle volte ne sono consapevoli – circa il 37% degli utenti – in altri casi, invece, non riconoscono l’illegalità dello streaming. In un futuro si pensa che l’Internet Protocol Television potrebbe consentire di vedere i canali televisivi on demand e in diretta. Ora, però, non è ancora consentito e un uso distorto dello streaming potrebbe rallentare una sua evoluzione. Inoltre, potrebbero esserci gravi conseguenze per gli utilizzatori di abbonamenti pirata.
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E’ bene che gli utenti sappiano che guardare le partite della Serie A con lo streaming illegale può portare a conseguenze molto gravi. La sottoscrizione di un abbonamento non lecito attraverso l’Internet Protocol Television non tutela da una possibile denuncia per ricettazione. In più, si corre il rischio di incorrere in sanzioni alquanto onerose. Dal punto di vista economico lo streaming illegale può costare una multa dall’importo variabile tra 2.582 euro e 25.822 euro. Dal punto di vista legale si rischiano dai sei mesi ai tre anni di reclusione.
I rischi ci sono anche per il gestore della piattaforma illegale. Parliamo di accusa di frode informatica, contraffazione e violazione della proprietà intellettuale. Reati seri, dunque, che forse non valgono la visione illegale dei 90 minuti della propria squadra del cuore.