Le ultime evoluzioni circa la questione Imu hanno di fatto reso attuali numerose riflessioni in merito.
Al centro delle riflessioni che in questi giorni tengono banco nei luoghi del Governo e non solo è la questione riguardante l’esenzione dal pagamento della tassa sulla casa, l’Imu. Nelle scorse settimane abbiamo potuto visionare numerosi casi di cronaca in cui la presenza del proprietario in casa o meno andavano a determinare quei fattori di opportunità o meno rispetto al pagamento della stessa tassa. “Le risultanze anagrafiche rivestono un valore presuntivo circa il luogo di residenza effettiva e possono essere superate da prova contraria, desumibile da qualsiasi fonte di convincimento e suscettibile di apprezzamento riservato alla valutazione del giudice di merito”, questo è quanto chiarito dalla Cassazione.
In parole povere anche lo studio di una bolletta di qualche utenza, telefono, luce, gas, possono determinare l’attestazione del fatto che la persona in questione viva effettivamente in quella casa, o lo dichiari soltanto per evitare il pagamento dell’Imu. L’abitazione principale, insomma, quella che da diritto all’esenzione.
L’Imu la decide la bolletta: niente sconti anche con casa occupata a metà
Sempre la Corte di Cassazione ha stabilito con sentenza numero 20130/2020 che l’esenzione dal pagamento della tassa Imu spetta in ogni caso ad uno dei due componenti del nucleo familiare nel caso di separazione e quindi se uno dei due si è trasferito altrove. La sentenza di separazione legale può invece aprire le porte ad una situazione in cui l’esenzione può valere per entrambi gli ex coniugi che abitano in case separate. La legge da una parte lo Stato dall’altro, con il ministero competente contrario a questo punto di vista.
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Le due sfere in alcuni casi quindi non convergono in un unico punto di vista, nessun incontro anzi in alcuni casi. Le varie sentenze stabiliscono delle dinamiche che possono poi nei fatti essere smentite dalle considerazioni dello stesso esecutivo. Nel caso specifico non si tollera la possibilità di risultare esenti dal pagamento anche dell’Imu su una seconda casa, condizione che trova molti ostacoli nella sua eventuale legittimazione. La questione risulta essere in ogni caso molto delicata e non di facile risoluzione. La singole situazioni spesso contestate dai cittadini trovano accordo nelle sentenze della giustizia, poi il Governo dice altro. La situazione, insomma, in merito, è molto ingarbugliata. I cittadini, spesso comprendono poco di cosa sia davvero la realtà.