Anche per quanto riguarda il bonus terme bisogna fare i conti con i cosiddetti furbetti, che sono riusciti a esaurire i fondi in poco tempo.
A partire dagli impegni di famiglia fino ad arrivare a quelli lavorativi, capita a tutti di non vedere l’ora di staccare finalmente la spina e trascorrere dei momenti all’insegna del relax possibilmente al fianco della persona amata. Allo stesso tempo, visto il momento storico che ci ritroviamo a vivere per via del Covid, sono tante le persone che decidono di rinunciare alle vacanze, in modo tale da poter risparmiare qualche euro.
Proprio in questo contesto, quindi, non stupisce che molti abbiano voluto approfittare del bonus fino a 200 euro senza Isee per andare alle terme. Anche in questo caso, però, come spesso accade, non sono mancati purtroppo i furbetti che sono, così, riusciti a esaurire i fondi in poco tempo. Ma come è possibile? Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Oltre ai furbetti del reddito di cittadinanza che hanno oltrepassato ogni limite, vi sono anche quelli del bonus terme. Quest’ultimo, ricordiamo, in base a quanto previsto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico del 1° luglio 2021, è volto a sostenere l’acquisto di servizi presso gli stabilimenti termali accreditati.
In grado di coprire fino al 100% del servizio acquistato, fino ad un valore massimo pari a 200 euro, non sono previsti limiti Isee. Entrando nei dettagli, ricordiamo che gli stabilimenti termali interessati hanno potuto aderire all’iniziativa registrandosi sull’apposita piattaforma Invitalia, a partire dallo scorso 28 ottobre.
I cittadini interessati, invece, hanno potuto farne richiesta presso uno degli stabilimenti accreditati a partire dall’8 novembre. Peccato che le risorse, pari a 53 milioni di euro, siano state esaurite nel giro di poco tempo. In base a quanto reso noto da Federterme, infatti, sembra che il fondo messo a disposizione per finanziare tale agevolazione sia stato esaurito in circa 3 ore.
Una situazione che non è passata di certo inosservata, tanto da far iniziare a pensare che ci siano stati alcuni imbrogli. In particolare sembra che alcune strutture termali abbiano deciso di anticipare le procedure, accettando le prenotazioni già alcuni giorni prima rispetto alla data dell’8 novembre. In questo modo sarebbero riusciti ad accaparrarsi il bonus, finendo per esaurire le risorse in pochissimo tempo.