La Legge di Bilancio opera il taglio sperato. L’Irpef viene ridotta con vantaggi per i redditi più alti. Ma le tasse fanno ancora paura.
Otto miliardi di Fondo fiscale con l’obiettivo di dare la sforbiciata decisiva sulle tasse. Sull’Irap forse, sull’Irpef più probabile. Su questo piano si è alzato il pressing dei sindacati, a spingere affinché fosse l’imposta sulle persone fisiche a subire l’agognato taglio. Del resto, la procedura sembra essere quella della modifica delle aliquote, con la rimozione di quella al 41% e l’abbassamento delle due centrali. Una strategia che dovrebbe portare a un sensibile risparmio al momento del versamento delle tasse sui redditi. Il che produrrebbe un beneficio sia sulle buste paga che sulle pensioni degli italiani.
L’obiettivo è abbassare la pressione fiscale, specie in un periodo di rincari dovuti all’inflazione in salita e di ripresa ormai acclarata dell’attività di riscossione. La riforma fiscale entra quindi nel vivo con la Legge di Bilancio 2022, con gli 8 miliardi per l’abbattimento del cuneo fiscale e l’adeguamento alle condizioni europee di sgravio del peso delle tasse. Con il cambiamento degli scaglioni di reddito si andranno a risparmiare parecchi soldi, riconvertiti in un incremento delle disponibilità finanziarie.
Tasse, arriva il taglio dell’Irpef: come cambiano gli scaglioni
Con il taglio dell’Irpef, quindi delle tasse sul reddito, si procederà con un ridimensionamento degli scaglioni preesistenti del reddito. Ad esempio, il primo scatto da 0 a 15 mila euro, con aliquota al 23%. Il secondo, invece, si attesterà al 25% per una fascia di reddito fra 15 mila e 28 mila euro. Terzo scaglione (28 mila-50 mila euro di reddito) con aliquota del 35%, il quarto andrà oltre i 75 mila euro, con aliquota del 43%. Il dato più immediato riguarda proprio il numero degli scaglioni che, dai precedenti cinque, scendono a quattro. I vantaggi più consistenti scatteranno quindi per i redditi più alti, dal momento che l’eliminazione dell’ultimo scaglione produrrà un abbassamento dell’aliquota relativa al reddito.
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Ma non solo taglio delle tasse. All’orizzonte si profila anche qualche novità per quanto riguarda il Bonus Irpef, ovvero l’ex Bonus Renzi, salito dai vecchi 80 agli attuali 100 euro in busta paga. Un’agevolazione che, con la Manovra in atto, è stata assorbita nel quadro generale dello sgravio fiscale. La ripresa, in poche parole, passerà dall’alleggerimento del peso delle tasse. O almeno il tentativo sarà questo, tramite la sforbiciata sulle imposte che gravano sul reddito. Una strategia che va declinata all’emergenza in corso, visto che i nuovi appuntamenti fiscali non ammetteranno ritardi. Se l’alleggerimento del 2022 riuscirà a compensare le perdite 2021 lo vedremo solo fra qualche mese.