Coprifuoco e mascherine all’aperto, un incubo che necessariamente riaffiora in alcune regioni e comuni per arginare l’aumento dei contagi. Vediamo le zone coinvolte.
La curva dei contagi da Covid 19 sta risalendo. Mentre il Governo vaglia l’introduzione del Super Green Pass per salvare il Natale e l’anno nuovo, alcune regioni e comuni si stanno attivando autonomamente per limitare un ulteriore aumento dei casi. Le restrizioni stanno diventando necessarie e riguarderanno principalmente i no vax. L’intento è di convincere chi non si è ancora vaccinato a procedere con la prima dose per cercare di bloccare in tempo la quarta ondata ormai annunciata. Il tampone, dunque, non consentirà più probabilmente di accedere ad alcuni luoghi chiusi come cinema e teatri ma sarà obbligatoria la certificazione verde con vaccino. In questo contesto ancora molto confuso, alcune regioni hanno preso in mano la situazione e deciso in autonomia le limitazioni da attuare.
Il governatore dell’Alto Adige Arno Kompatscher sta mettendo in atto misure volte a fermare una nuova ondata di Covid. Nello specifico ha disposto la chiusura di sale da ballo, teatri, cinema e discoteche e reintrodotto il coprifuoco dalle ore 20.00 alle ore 5.00. In più, bar e ristorante dovranno abbassare le serrande già alle 18.00.
Un ritorno al passato che evoca alla mente brutti ricordi ma che è necessario per evitare che la situazione diventi più difficile soprattutto in relazione al numero dei ricoveri e in vista del Natale. Ben oltre venti comuni sono in zona rossa in Alto Adige. Qui è obbligatorio utilizzare la mascherina Ffp2 per entrare nei negozi come restrizione aggiuntiva.
Nello Musumeci, presidente della Sicilia, ha introdotto l’uso della mascherina all’aperto nei luoghi affollati per tutte le persone dai 12 anni in su. Le misure restrittive, poi, riguardano tutti coloro che ritornano da zone ad alto contagio. Sono previsti, infatti, tamponi nei porti e negli aeroporti per chi proviene dal Regno Unito e dalla Germania. Questi paesi si vanno ad aggiungere ad una lunga lista che include Malta, Stati Uniti, Spagna, Francia, Portogallo, Olanda e Grecia.
In Valle d’Aosta non è possibile accedere da esterni nelle strutture residenziali socio sanitarie o socio assistenziali pubbliche e private. Dovranno essere comunque garantite le relazioni a distanza in modo tale che i familiari possano interagire con l’ospite dell’Rsa. Videochiamate o altri contatti virtuali dovranno essere effettuati almeno due volte a settimana.
Per quanto riguarda i comuni, ogni sindaco potrà prendere decisioni autonome. A Napoli, ad esempio, gli ingressi nelle strade dei Decumani saranno contingentati per evitare assembramenti durante il periodo natalizio. A Venezia torna l’obbligatorietà delle mascherina all’aperto nelle zone più affollate soprattutto in vista dei mercatini natalizi. Stesse restrizioni per il comune di Padova dove dal 26 novembre si dovrà necessariamente indossare la mascherina nel centro storico fino a fine dicembre.