Il ricorso al conto corrente online sembra premiare in termini di costi, nonostante i rincari lo abbiano colpito di più rispetto a quello tradizionale.
Tradizionale oppure online? La domanda, di questi tempi, si attaglia a qualsiasi contesto, specie quello dei pagamenti. Sì, perché il ricorso al web per effettuare saldi di bollette e tasse varie, è direttamente proporzionale all’ampliamento delle funzioni in rete degli istituti di credito. Tanto che, negli ultimi anni, è sempre più alto il ricorso al conto corrente interamente online. Ovvero, senza necessità di interazione di persona con la banca di riferimento. Una soluzione piuttosto popolare di questi tempi: il conto corrente tradizionale ha visto calare i suoi fruitori del 9% tra gennaio 2020 e settembre 2021, rispetto alla salita registrata da quelli online.
Nonostante la riduzione delle spese, passate da 131 a 120 euro, il conto corrente tradizionale riscuote sempre meno successo. Secondo SOStariffe.it, il ricorso sempre maggiore all’online varia a seconda dei contesti familiari. Attraverso l’analisi di tre profili diversi, nello specifico correntisti single, coppie e famiglie, è stato possibile determinare in qualche modo le ragioni e i vantaggi sui quali si cerca di far leva. Anche alla luce di un leggero incremento delle spese.
Conto corrente, le ragioni della scelta fra tradizionale e online
Per quanto riguarda i conti correnti tradizionali, le modalità di utilizzo vanno dalla gestione full digital, la offline e la mista. Ovvero, una strategia di operatività che viaggia sul totale ricorso online o la totale astinenza per tali servizi, oppure che li bilancia. L’analisi degli esperti ha riguardato innanzitutto la variazione dei costi fra 33 istituti di credito su uno spazio temporale di 20 mesi. I conti tradizionali con gestione full digital hanno evidenziato un risparmio del 13%, con costo medio annuale sui 107 euro anziché 123. Meglio i single, che vedono le spese abbassate dell’11%, mentre per coppie e famiglie si scende del 14%: nel primo caso si scende a 80 euro contro i vecchi 90, mentre negli altri si va, rispettivamente, a 112 dai precedenti 129, e da 150 a 129 euro.
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Il sistema misto consente un risparmio del 10%, 136 euro anziché 151 l’anno per la sua gestione. Tuttavia, anche la gestione senza servizi online, ovvero in modalità tradizionale, premia con una riduzione dei costi, i quali scendono del 6% per i single, del 10% per le coppie e del 9% per le famiglie (per queste ultime, la riduzione è stata complessivamente di 21 euro, per un totale di 201 l’anno). Il tutto in un contesto generalizzato di innalzamento della spesa sui costi del conto corrente, nonostante l’ampio ricorso per le versioni online (favorite dalla pandemia). In media, dai 58 euro del 2020, si è passati a 60 euro l’anno a settembre 2021 (incremento del 3%). Rincari che, in questo caso, hanno maggiormente colpito i single (+12%), rispetto alle coppie (12%). Meglio per le famiglie, i cui costi di gestione sono scesi del 2%. A quanto sembra, al netto dei rincari, i costi complessivi restano comunque favorevoli ai conti online.