Un’agevolazione per situazioni che possono verificarsi all’interno del contesto domestico. Non solo casalinghe: ecco tutti i destinatari.
L’inquadramento non è lo stesso degli altri lavoratori. Tuttavia, come abbiamo visto più volte, anche le casalinghe hanno diritto a una pensione, anche se sono loro stesse a doverla creare. Chiaramente, pur considerabile come un lavoro a tutti gli effetti (anche perché molte persone rinunciano ad averne uno “canonico” per dedicarsi alla cura della casa e soprattutto della famiglia), non è prevista alcuna retribuzione. Ma la pensione è un altro discorso. Lo Stato ha deciso già da tempo di optare per un riconoscimento alle casalinghe, che per ragioni diverse hanno operato questa scelta di vita.
Niente retribuzione ma la possibilità di accedere a un fondo che, raggiunta una certa età anagrafica, consentirà alle stesse di usufruire di un trattamento pensionistico a tutti gli effetti. Anche se, naturalmente, si tratta di assegni previdenziali bassi, basati soprattutto sui contributi volontari versati un tot al mese. I quali, molte volte, non sono sufficienti a garantire una sussistenza, specie se la vita, negli anni, dovesse mettere di fronte a situazioni difficili. Ecco perché le casalinghe giungono a chiedersi se, economicamente, sia vantaggioso sottoscrivere pensioni integrative o assicurazioni.
Agevolazione mensile alle casalinghe: ecco come richiederla
Anche questo, come altri campi, riserva delle particolari agevolazioni che, spesso, non sono conosciute nemmeno dalle dirette interessate. Anche perché, a conti fatti, la creazione di un fondo pensionistico non è esattamente una passeggiata, visto che gli introiti da lavoro effettivo non ci sono o, in caso, sono estremamente bassi. Eppure, proprio qui si inserisce l’agevolazione: le casalinghe, infatti, possono avere diritto a un assegno da 570 euro mensili, persino senza versare contributi volontari. A patto, però, di rispettare i requisiti e soprattutto i tempi di presentazione della domanda. Sì, perché l’orizzonte è piuttosto prossimo: gennaio 2022, praticamente subito.
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L’occasione è ghiotta però. Oltre all’assegno, ci sarebbe l’opportunità di ricevere fino a 280 euro mensili (anche per i disoccupati) che abbiano spese come l’affitto o il mutuo. La data di scadenza per le domande è il 31 gennaio. Un premio assicurativo che premierà le casalinghe ma anche gli studenti, i disoccupati e i titolari di pensione di età inferiore ai 67 anni che svolgono mansioni domestiche. Per questi ultimi, inoltre, è prevista una tutela anti-infortunistica pari a 24 euro annui concessa dall’Inail, peraltro in forma obbligatoria. Occhio anche alle fasce reddituali: chi dichiara redditi personali entro i 4.648,11 euro non sarà tenuto al versamento del premio assicurativo. Limite che si alza a 9.296,22 euro annui in presenza di un nucleo familiare. In questo quadro si inserisce l’assegno per l’assistenza personale continuativa, pari a 574,59 euro, destinato mensilmente a chi abbia riportato malattie o infortuni.