Gli italiani non si aspettavano un simile trattamento. Non in questo particolare periodo storico. Cosa succede di preciso.
Aumento delle materie prime, cosi hanno giustificato per sommi capi gli aumenti generalizzati delle bollette di luce e gas degli ultimi mesi. Aumento del costo delle materie prime man non solo. C’entra anche il nostro sistema, la poca modernità di una struttura tirata su troppi anni fa per consentire la riscossione delle varie tasse. Per stessa ammissione di esponenti dell’attuale Governo il sistema è da rifondare, non basta abbassare i prezzi delle bollette, bisognerebbe rifondare ogni cosa.
In estate lo stesso esecutivo aveva anticipato che ci sarebbero stati dei forti aumenti dovuti ad una serie di fattori per le bollette di luce e gas. Aumenti che si sono puntualmente verificati alle porte dell’autunno e che in alcuni casi hanno portato a maggiorazioni vicine al 40%. Una situazione inimmaginabile per alcuni se si pensa che soltanto pochi mesi fa, gli stessi cittadini potevano vantarsi di ricevere qualsiasi tipo di tutela da parte dello stesso Stato. Oggi, evidentemente, quel momento storico è finito ed una nuova fase è giunta alle porte.
I rincari più pesanti al nord Italia con Verona che guida la speciale classifica seguita da una indagine molto dettagliata da parte di una nota associazione di consumatori. L’Emilia Romagna segue a ruota con città come Bologna, Forlì e Cesena. La prima del centro sud Italia è invece la campana Avellino. L’elenco completo delle prime dieci posizioni si completa nel seguente modo: Trento (+32,2%), Lodi (+31,8%), Pordenone (+31,1%), Varese (+30,7%), Vicenza e Udine (che registrano tutte e due un +30,5%). Va meglio a Cagliari (+18,5%), Sassari (+18,6%), Catania (+19%). Palermo (+23,1%) e Roma (+23,6%).
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In seguito al rincaro delle materie prime sono aumentati tra l’altro i prezzi dei vari carburanti con una spesa maggiorata annualmente per gli italiani di circa 300 euro. La città più colpita in questo caso risulta essere Grosseto, con un rincaro del 21,1% mentre l’impatto generale parla di un rincaro medio dell’8,7%. L’elenco completo delle città maggiormente colpite dal seguente rincaro vede inoltre: Gorizia (+15,3%), Trieste (+15,1%), Udine (+14,5%), Potenza (+14,1%), Ascoli Piceno (+13,7%), Cosenza (+13,6%), Pordenone (+13,5%), Novara, Venezia e Padova (+13%) e Alessandria (+12,7%).