Buone notizie in arrivo per molti titolari di Partita Iva che a breve potranno beneficiare dell’arrivo di nuovi contributi a fondo perduto. Ecco cosa c’è da sapere.
Da quando il Covid è entrato prepotentemente nelle nostre vite ci ritroviamo a dover fare i conti con le varie ripercussioni che tale virus ha portato con sé, sia dal punto di vista delle relazioni sociali che economiche. Al fine di contrastarne la diffusione, infatti, ci è stato chiesto di prestare attenzione a vari accorgimenti. Se tutto questo non bastasse, molti imprenditori hanno dovuto purtroppo abbassare le serrande delle proprie attività.
Un contesto particolarmente complicato, che costringe molte famiglie a dover fare i conti con delle minori entrate. Da qui la necessità di interventi mirati da parte del governo a sostegno delle categorie maggiormente colpite. Proprio in questo ambito, pertanto, è bene sapere che sono in arrivo nuovi contributi a fondo perduto per le Partite Iva. Entriamo nei dettagli e vediamo assieme chi ne ha diritto e cosa c’è da sapere in merito.
Grazie al Decreto Sostegni Bis il governo ha deciso di stanziare dei contributi a sostegno delle partite Iva maggiormente colpite dall’impatto negativo del Covid sull’economia. Una misura dal valore pari a 4,4 miliardi di euro, rivolta a esercenti e professionisti in base alla percentuale di riduzione del risultato di esercizio del 2020 rispetto al 2019.
Tali contributi dovranno essere erogati tutti entro il 31 dicembre 2021. Proprio per questo motivo, da quando l’Agenzia dell’Entrate renderà operativa la piattaforma, i soggetti interessati avranno a disposizione solo 30 giorni di tempo per poter presentare la relativa richiesta.
Entrando nei dettagli, per aver diritto a tali contributi, i soggetti interessati devono aver registrato un calo degli utili o aumento delle perdite nel 2020 pari almeno al 30% rispetto ai dati registrati l’anno precedente. Il valore del contributo, destinato a titolari di partite Iva e professionisti, inoltre, sarà così calcolato:
L’importo del contributo potrà raggiungere un valore massimo pari a 150 mila euro. Oltre al calo del fatturato, verranno presi in considerazione anche i contributi di cui si è già beneficiato.
Non si ha, infatti, diritto al nuovo contributo a fondo perduto “se l’ammontare complessivo dei contributi, già riconosciuti dalle Entrate, è uguale o maggiore alla differenza tra il risultato economico d’esercizio del periodo d’imposta 2020 e quello relativo al periodo d’imposta 2019”.
Al momento, ricordiamo, non è ancora possibile presentare domanda. I soggetti interessati, infatti, devono attendere che l’Agenzia delle Entrate renda operativa la relativa piattaforma per poter richiedere i nuovi contributi.