Non sempre l’investimento richiede di sborsare somme elevate. A volte, l’occasione giusta può essere a portata di mano. Persino in un vecchio cassetto.
Il pensare comune associa alla parola investimento dei contesti lontani dalla nostra quotidianità. Grandi uffici, gente indaffarata pronta a puntare il proprio denaro in azioni variabili, un non so che di americano, quasi da film. Eppure, per quanto possa essere accostato a luoghi e momenti apparentemente agli antipodi dai nostri, il concetto è più prossimo di quanto non si pensi. Esistono delle forme di investimento, infatti, che consentono di ottenere ottimi rendimenti anche a fronte di piccole spese di partenza. Non si tratta solo di azioni, obbligazioni, borsa o mercati immobiliari.
Basti pensare alla storia di molti grandi personaggi, che hanno costruito i loro imperi finanziari partendo quasi da zero. Magari una buona idea, un’intuizione, qualcosa di innovativo in grado di migliorare la vita delle persone: a volte basta davvero poco per centrare una rendita in grado di accompagnarci per tutta la vita. I campi di investimento sono molti e, in alcuni casi, decisamente prossimi al nostro concetto di risparmio. Ad esempio, alcuni strumenti messi a disposizione dallo Stato, come i Btp, o da Poste (i Buoni postali).
Investimento a 20 euro: ecco quanto può rendere
Tutto dipende chiaramente dalla cifra di cui si dispone. Per questo molte forme di investimento non necessitano di grosse somme e, soprattutto, non richiedono per forza il ricorso a un prestito o a un finanziamento. Ma anche campi all’apparenza più importanti possono essere abbordabili a cifre contenute. Ad esempio quello dell’arte, dal momento che le variabili in gioco sono molte riguardo al prezzo finale di un’opera. Un’informazione di base sugli indici di mercato è necessaria, così come avere una conoscenza perlomeno discreta sui requisiti di un buon lavoro. In questo senso, “scoprire” un pittore ancora sconosciuto potrebbe non richiedere grosse somme in caso di acquisto di un quadro o di una scultura. Questo non toglie che, un domani, la stessa opera non possa valere infinitamente di più.
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Ma anche altri campi possono essere considerati a portata di investimento. Si pensi alle monete da collezione: avere in nostro possesso un pezzo raro o comunque di valore sul mercato potrebbe essere il primo passo verso il benessere economico. Alcune monete possono arrivare a valere cifre estremamente elevate. Allo stesso modo, saperle cercare e riconoscere risulta una dote utile: un pezzo di valore si potrebbe potenzialmente trovare anche a poco prezzo. Oppure rivelare la sua vera valenza solamente in seguito a un’analisi più approfondita. Stesso discorso per gli oggetti da collezione: fumetti, vecchi modellini o capi di marche ormai in disuso, ma anche francobolli e altri pezzi per i quali alcune persone sarebbero disposte a sborsare cifre impensabili. Tanto per capire come, in alcune occasioni, una potenziale occasione di mercato possa nascondersi anche in un vecchio cassetto.