Buone notizie in arrivo per molti lavoratori che hanno diritto fino a 15 giorni di permessi retribuiti e non serve la Legge 104. Ecco cosa c’è da sapere.
Gli ultimi mesi sono stati inevitabilmente segnati dall’impatto negativo del Covid che continua ancora oggi ad avere delle ripercussioni sulle nostre esistenze. Sempre più persone, purtroppo, si ritrovano a dover fare continuamente i conti in tasca, tanto da rivelarsi necessario l’intervento dell’esecutivo attraverso, ad esempio, prestazioni economiche, a cui è possibile accedere se in possesso di determinati requisiti.
Ne sono un chiaro esempio alcune garanzie che ogni datore di lavoro deve assicurare al proprio dipendente e che riguardano dei diritti inviolabili per la persona. Tra questi si annoverano i permessi garantiti ai titolari di Legge 104 o familiari che assistono una persona disabile, così come il congedo di paternità. Ma non solo, bisogna sapere che molti lavoratori hanno diritto fino a 15 giorni di permessi retribuiti e non serve la Legge 104. Ecco cosa c’è da sapere.
Oltre ai permessi Legge 104, che hanno portato con loro importanti novità, i lavoratori possono beneficiare fino a 15 giorni di permessi retribuiti anche in altre circostanze, fortunatamente liete. Ne è un chiaro esempio il congedo matrimoniale che, come è facilmente intuibile dal nome, si presenta come una misura che viene erogata in caso di matrimonio o unione civile.
La maggior parte dei contratti collettivi prevede questa tipologia di trattamento che presenta come presupposto la celebrazione del matrimonio con effetti civili, a prescindere che si tratti di prime nozze oppure no. In quest’ultimo caso, ovviamente, a patto che il precedente matrimonio risulti cessato per via di un divorzio o decesso del coniuge.
In caso di matrimonio, quindi, il lavoro dipendente ha diritto ad un congedo di 15 giorni. Quest’ultimi vengono calcolati in modo consecutivo, compresi, pertanto, il sabato e la domenica. Il lavoratore può quindi godere di questi giorni di permesso immediatamente dopo le nozze oppure in un periodo di tempo ravvicinato.
Entro 60 giorni dalle nozze, inoltre, il lavoratore deve presentare al datore copia del certificato di matrimonio con validità civile. In questo modo è possibile vedersi riconoscere il congedo e relativo pagamento.