Ancora richiami alimentari da parte del Ministero della Salute. Ritirato un lotto di pasta integrale per allergene non dichiarato in etichetta.
Prosegue la linea dura del Ministero della Salute, che applica ancora la sua politica di richiami alimentari verso prodotti ritenuti potenzialmente lesivi per la salute dei consumatori. Un giro di vite che, nei mesi scorsi, aveva riguardato soprattutto le componenti chimiche presenti in alcuni lotti, come l’ossido di etilene, per il quale l’Unione europea aveva azzerato anche la soglia infinitesimale consentita. Questo aveva portato a richiami in serie dagli scaffali dei principali supermercati europei, soprattutto in Francia e in Italia, dove i controlli si sono via via fatti sempre più serrati.
E questo anche per la fase di emergenza sanitaria vissuta, che ha esteso le verifiche anche sugli alimenti, i farmaci e tutto quello che contribuisce all’andamento della vita quotidiana. L’ultima disposizione in tal senso emessa dal Ministero della Salute, non riguarda tuttavia né ossido di etilene né altre componenti simili. Il richiamo disposto in queste ore riguarda la sospetta presenza di un allergene non indicato in etichetta su alcune confezioni di pasta integrale. Una presenza che, in caso, potrebbe essere rischiosa per dei soggetti allergici.
Non è una novità. Nei giorni scorsi, infatti, il Ministero aveva disposto altri richiami di lotti di pasta integrale appartenenti a marchi diversi, sempre per la sospetta presenza del medesimo allergene. Si tratta della senape, che potrebbe essere contenuta in tali prodotti ma senza che ve ne sia traccia nell’etichetta. L’avviso è stato pubblicato sul sito web del dicastero, specificando quali siano i lotti soggetti a ritiro preventivo: si tratta delle Penne rigate integrali Bio, a marchio Consilia, prodotta dal Pastificio Lucio Garofalo S.p.A (Via dei Pastai, 42, Gragnano). In realtà si tratta di un lotto solo, il n. 1197, con termine minimo di conservazione o scadenza al 16/07/2024. Le confezioni sono quelle da 500 grammi.
Come riferito dal Ministero, il richiamo è stato disposto a seguito dell’individuazione della possibile “presenza dell’allergene senape”. Una componente che, nei soggetti appunto allergici, potrebbe portare delle conseguenze potenzialmente molto pericolose. Per questo da Roma invitano i consumatori a non acquistare il prodotto se dovessero notarlo sugli scaffali e, allo stesso modo, a restituirlo senza consumarlo qualora l’avessero già comprato. La restituzione dovrà avvenire presso il medesimo punto vendita nel quale è avvenuto l’acquisto. Allergene anziché ossido ma le procedure restano quelle standard.