Nuova truffa online in atto, spariti fino a 60 mila euro. Le distrazioni non sono più ammissibili, l’attenzione deve essere sempre alta oppure si rischierà un conto in rosso.
Nonostante le continue indicazioni per evitare di essere raggirati, i truffatori online continuano a mietere vittime. Il livello della truffa si alza, il riconoscimento di una telefonata falsa, un sms ingannatore o una e-mail finta diventa sempre più difficile e le vittime non diminuiscono. Il rischio è trovarsi con un conto corrente vuoto solamente per aver risposto ad una chiamata. D’altronde, come è possibile non fidarsi del numero del servizio clienti della propria banca?
La nuova truffa online, un raggiro da manuale
Una donna di 55 anni di Milano ha denunciato alla Polizia una truffa online di cui è stata vittima. Il raggiro inizia con l’invio di un sms alla malcapitata dal contenuto allarmante e verosimile. Si tratta di una vera e propria azione di phishing, il lancio di un inganno digitale in cui si spaventa la vittima per convincerla a fornire dati personali e credenziali di accesso alla banca e al conto corrente. Nella truffa in questione, l’sms sembrava avere come mittente l’Ufficio Frodi della banca della signora. Il testo recitava che “in seguito a tentativi di accesso anomali” era opportuno che la cliente procedesse con la conferma dei suoi dati cliccando su un link. Il numero di invio dell’sms era esattamente quello del servizio in questione e, di conseguenza, la signora non ha pensato potesse essere un raggiro.
Secondo step, la telefonata
Dopo il messaggio, i truffatori hanno inoltrato una chiamata con lo stesso numero della banca alla signora milanese. Un presunto operatore dell’Ufficio Antifrode domanda se una certa operazione è stata compiuta dalla cliente che, naturalmente, afferma di no. Da qui parte la richiesta di confermare i messaggi che a breve arriveranno per poter risolvere il problema. Il fine è rubare i codici di autorizzazione alle operazioni.
La truffa continua con il finto operatore che chiede alla signora di recarsi immediatamente in banca per risolvere la questione. Purtroppo – guarda il caso – è sabato e le filiali sono chiuse. Il tanto gentile operatore si propone per risolvere lui stesso il disagio. La signora non dovrà fare altro che seguire le sue istruzioni al telefono. Altri codici sono arrivati, così, nelle mani del truffatore.
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Terzo step della truffa online, il bonifico di 16 mila euro
Il raggiro continua dopo un paio di giorni. Il finto operatore ricontatta la signora per stornare un bonifico di 16.900 euro che i presunti hacker stavano per inoltrare. In seguito, con la stessa scusa “storna” 19.100 euro e poi altri 23.500 euro. In tutto 59 mila 550 euro sottratti in pochi giorni all’ignara vittima che si accorge dell’inganno solo dopo aver dato un’occhiata al conto. A questo punto parte la denuncia ma rintracciare i truffatori non sarà facile. Morale della storia, occorre fare attenzione ai possibili raggiri anche se a contattare via telefono o sms è il reale numero della propria banca. Purtroppo gli hacker professionisti sono in grado di reperire e clonare i numeri di telefono rendendo la truffa online meno riconoscibile.