Un ambiente piccolo può essere un problema, specie se non dovesse esserci un termosifone. Ma il riscaldamento arriva anche da altre fonti.
L’arrivo della stagione fredda, per quanto sia ormai mitigato da riscaldamenti domestici sempre più efficienti, rappresenta sempre un momento di passaggio. Il quale, quasi sempre, coincide con un aumento del costo delle utenze domestiche, anche per via delle giornate più brevi che rendono necessario ricorrere in anticipo all’elettricità. Del resto, godersi il calduccio all’interno della propria abitazione durante l’inverno è una prerogativa di chiunque. Il tepore domestico, il conforto dal brutto tempo e tutte quelle atmosfere che accompagnano la propria casa nel cammino verso il Natale.
In sostanza, il riscaldamento durante l’inverno è uno dei principali interessi delle famiglie italiane. Ecco perché la caldaia interna è una spesa che ognuna di esse finisce per sostenere, nella consapevolezza di doversi garantire un inverno senza patemi né raffreddori presi per temperature troppo basse dentro casa. Tuttavia, considerando che molte abitazioni si estendono su un metraggio esiguo, è possibile che alcune stanze non siano dotate di termosifoni. Come agire in questi casi? Esistono delle opzioni che vanno tenute in considerazione, in quanto adatte al riscaldamento di ambienti di piccole dimensioni.
Non va dimenticato che la scelta della fonte di riscaldamento dipende innanzitutto dalle dimensioni della stanza. Chiaramente, impiantare un caminetto in una camera di piccoli dimensioni sarebbe decisamente sconsigliabile. Per le stanze di medie dimensioni o i cosiddetti open space, riscaldare senza termosifoni può essere complicato. Un piccolo aiuto potrebbe arrivare dai Bonus di riferimento, senza limiti Isee e destinati proprio agli impianti di riscaldamento. Diversi vantaggi fiscali sono concessi a coloro che scelgono di ammodernare i propri sistemi. A ogni modo, qualora non fosse possibile eseguire un’operazione di questo tipo, bisognerà affidarsi a soluzioni “mobili”.
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I radiatori elettrici, per stanze di dimensioni fino a 30 metri quadri, possono rappresentare un buon compromesso. Ad esempio, gli impianti portabili di tipologia svedese o norvegese, consentono un riscaldamento in “stile nordico” e, soprattutto, a basso consumo. Quanto risparmiato sugli impianti di riscaldamento, in pratica, non si riverserà sulla bolletta della luce. Inoltre, si tratta di soluzioni senza particolari problemi di spazio né con grosse richieste di manutenzione. Altra opzione, l’installazione di una stufa alimentata da biomassa. Chiaramente, bisognerà valutare lo spazio occupato dall’installazione. Qualora fosse fattibile, l’effetto atmosfera sarebbe assicurato: le stufe in questione riproducono l’ambiente dei caminetti. A proposito, ne esistono alcuni elettrici. E non richiedono nemmeno troppo spazio.