A fine mese occorrerà giocoforza mettere mano al portafogli. La Rottamazione ter e il Saldo e stralcio si chiudono il 30 novembre.
Il tempo a disposizione per saldare quanto c’è ancora da saldare dal punto di vista fiscale è ormai in via di esaurimento. Il 30 novembre, i contribuenti che hanno visto i versamenti dovuti più volte rinviati a causa dell’emergenza pandemica, saranno chiamati alla cassa del Fisco per l’ultima chiamata della Rottamazione ter. Non oltre cinque giorni di tolleranza per il saldo delle rate 2021, oltre che di quelle arretrate del 2020. E, soprattutto, niente più proroghe. O almeno, non sembra esservene traccia nelle discussioni in seno al Governo, nonostante di fatto l’emergenza sanitaria sia ancora in corso. E, a quanto pare, anche in fase di parziale recrudescenza.
In pratica, la tregua fiscale è finita. Entro la fine del mese in corso dovrà essere versato all’erario tutto il dovuto finora posticipato. E, visto che all’orizzonte non si stagliano ulteriori agevolazioni, i contribuenti saranno tenuti a versare tutto in un’unica soluzione. In caso contrario, il beneficio decadrà automaticamente, rivedendo tutti i termini di ammissione alla Rottamazione ter come al Saldo e stralcio.
Rottamazione ter, a novembre c’è la scadenza: cosa prevede la norma
Tutto è regolamentato dal Decreto Fiscale, ovvero il Dl 146/2021, che ha disposto le norme quadro sia della Rottamazione ter che, appunto, del Saldo e stralcio 2021. Un piano d’azione concordato a seguito dei numerosi posticipi dei pagamenti, adottati a seguito del protrarsi dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia. In base a tali normative, si prevedeva che i beneficiari dei trattamenti provvedessero al pagamento in base alle proroghe previste, allungate rispettivamente al 31 luglio, 31 agosto, 30 settembre e 31 ottobre 2021. Data ultima, appunto, il 30 novembre prossimo, quando scatterà definitivamente la bandiera a scacchi sui pagamenti datati.
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In sostanza, il 30 novembre si chiuderà la fase di tolleranza relativa ai debiti con l’erario. Del resto, la macchina fiscale si è rimessa in moto già da settembre, con i primi avvisi bonari circa i nuovi crediti attesi. Per questo erano state disposte sia la Rottamazione che il Saldo e stralcio, oltre all’archiviazione delle cartelle esattoriali più vecchie e meno esose (ad esempio i bolli auto non pagati nel periodo 2000-2010, inferiori ai 5 mila euro). Restava in piedi, fino a qualche settimana fa, l’ipotesi di una Rottamazione quater come sgravio ulteriore sul piano fiscale. Non è chiaro se andrà o meno in porto. Per ora, meglio prepararsi al versamento.