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Attualità

Dazn, cambia tutto: la clamorosa decisione fa infuriare gli abbonati

La piattaforma britannica Dazn ha preso una decisione che rischia di lasciare in dote un’ondata di polemiche. Ecco di cosa si tratta e come cambia le abitudini degli utenti

Foto © AdobeStock

Dazn è entrato di prepotenza nelle vite degli italiani appropriandosi di un bene a loro caro, ovvero il calcio. La piattaforma britannica ha fatto capolino nel Bel Paese qualche anno fa, per poi prendersi la scena da questa stagione, in cui si è assicurata i diritti televisivi della Serie A fino al 2024.

L’avventura della pay-tv non era iniziata sotto i migliori auspici. I continui disservizi avevano allarmato un po’ tutti, tanto da scomodare anche la Lega Calcio, che ha però rassicurato sul regolare funzionamento della nuova tecnologia. Adesso che le acque sembrano essersi placate, il gruppo d’Oltremanica ha però deciso di apportare una modifica che sta già facendo discutere. 

Cosa cambia con la modifica apportata da Dazn

In pratica ha deciso di abolire la concurrency, cioè la possibilità di collegare due dispositivi differenti ad un medesimo abbonamento per vedere contemporaneamente lo stesso contenuto. 

Anche se i vertici italiani di Dazn hanno glissato sulla vicenda, a breve dovrebbe arrivare la comunicazione ufficiale agli abbonati. Questi ultimi infatti hanno il diritto di essere informati tempestivamente, in modo tale da avere 30 giorni di tempo per decidere se recedere dal servizio.

Una transizione che dovrebbe completarsi entro metà dicembre e a quel punto per assistere ai match del massimo campionato italiano o ad altri spettacoli fruibili su Dazn ci si potrà avvalere di un solo strumento. 

In tanti però hanno sottoscritto l’abbonamento in comune con amici e parenti, consapevoli di poterlo sfruttare anche in contemporanea così come previsto dal punto 8.3 delle condizioni di utilizzo.

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Tra le motivazioni di questa scelta c’è la voglia di contrastare la pirateria (che paradossalmente potrebbe essere avvallata con questo provvedimento) e le piattaforme di sharing economy. Seppur legali non vengono utilizzate nel pieno rispetto delle regole da parte degli utenti.

Al contempo però, l’azienda vuole dare una sterzata decisiva volta a far aumentare gli abbonamenti. Secondo i dati che circolano all’interno di Dazn, con la doppia utenza si sarebbero riscontrati circa il 20% di utilizzi fraudolenti. 

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Antonio Pilato