Non cesserà la politica dei bonus ma verrà ripensata. Dall’agevolazione per la natalità a quelle per l’edilizia: cosa cambia da gennaio.
Per quanto, a conti fatti, la politica del Governo Draghi nei confronti dei bonus sia stata meno rigida del previsto, il 2022 potrebbe portare qualche novità anche in questo senso. Non è detto, infatti, che tutte le agevolazioni disposte nell’anno in corso per tamponare l’emergenza Covid vengano ripristinate anche con la ventura Manovra. Perlomeno non nelle impostazioni originarie. Ad esempio, l’istituzione in forma permanente dell’Assegno unico accorperà diversi bonus previsti per la famiglia. Altri, invece, semplicemente scadranno il 31 dicembre, senza nessuna certezza di una proroga.
Molte delle agevolazioni in questione sono quelle che non richiedono il requisito dell’Isee. Nel senso che non verranno erogate in base ai redditi dichiarati ma semplicemente tramite richiesta o altri requisiti o fino a esaurimento delle risorse. Fra questi, rientrano il Bonus mobili ed elettrodomestici ma anche altri previsti per agevolare alcune spese, quotidiane e non. Per il momento non ci sono notizie circa un prolungamento per alcuni mentre altri, come detto, cambieranno fisionomia.
Bonus senza Isee: quali e cambiano da gennaio
L’Assegno unico potrebbe quindi rappresentare una buona occasione, perché raggrupperà alcune delle più importanti agevolazioni previste per la famiglia. Ad esempio, il bonus mamma domani 2021 rientra fra quelli in scadenza a fine 2021. E non sarà confermato il prossimo anno con altissime probabilità, allo stesso modo del Bonus asilo nido e del Bonus bebè. Questo perché l’Assegno unico universale, pensato per i figli fino a 21 anni di età, raggrupperà le carte in un unico fascicolo, uniformando tutte le agevolazioni disposte per la natalità e la genitorialità, inclusi gli Assegni per il nucleo familiare (Anf). In sostanza, non si tratterà di agevolazioni perse ma semplicemente ripensate e convogliate in un unico stanziamento di risorse.
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Diverso il discorso per altre agevolazioni, come il Bonus mobili ed elettrodomestici. In questo caso, la conferma per il 2022 c’è ma con una ricomposizione piuttosto concreta. Si passerà dal massimo dei 16 mila euro previsti nel 2021 ai 5 mila del 2022. Una decurtazione delle risorse prevista in Manovra accanto alla proroga dei bonus edilizi. Più o meno lo stesso, infatti, accadrà col Bonus facciate: ok alla proroga nel 2022 ma con una detrazione fiscale concessa che scenderà al 60% dal 90% previsto fino a oggi per la copertura dei costi. Una riduzione delle risorse complessiva, nell’ottica del reindirizzamento pensato per garantire una ripartizione più equa. Staremo a vedere.