Riscaldamento, occhio al consumo: tutte le novità del 2022

Dall’1 gennaio verranno riviste le normative sul consumo energetico. Più informazioni e più accessibili. Riscaldamento e risparmio andranno di pari passo.

Consumi riscaldamento 2022
Foto © AdobeStock

Sarebbe troppo facile se la questione consumi si riducesse al mero rialzo in bolletta. La questione inizia da molto prima, perlomeno dal 2014, ossia quando la legislazione in merito ha decretato l’obbligo di installare le termovalvole (ossia i contabilizzatori di calore) all’interno di ogni appartamento. Da quel momento la logica dei consumi domestici è cambiata in merito al riscaldamento interno. Più attenzione ai dettagli e impianti migliori, intelligenti e che consentono la gestione del sistema persino da remoto. Un sistema che, teoricamente, avrebbe dovuto migliorare l’efficienza delle utenze domestiche.

In molti, tuttavia, hanno visto pochi vantaggi in questo senso. Teoricamente, l’obiettivo era quello di ridurre le spese per il riscaldamento almeno del 20%, cosa che però non sarebbe avvenuta. Il problema non sarebbe nella bontà degli strumenti quanto nella poca applicazione delle regole d’uso. Nel senso che il controllo dei consumi da parte degli utenti sarebbe stato intermittente, tanto da rendere poco tempestive eventuali accorgimenti per condotte più virtuose. Dal primo gennaio, tuttavia, le cose cambieranno. Come voluto dall’Unione europea, in applicazione della direttiva sull’efficienza energetica, le informazioni sulla fatturazione o sul consumo dovranno essere fornite agli utenti almeno una volta al mese.

Riscaldamento e norme europee: cosa cambia dal prossimo anno

In pratica, si cercherà di snellire le procedure e renderle più frequenti, così da rendere i dati sull’efficienza energetica più accessibili e trasparenti. Potranno infatti essere messi a disposizione anche via internet e aggiornati costantemente grazie ai sistemi di misurazione utilizzati. In questo modo, l’utente potrà prendere coscienza dell’andazzo delle proprie logiche di risparmio e porvi rimedio in caso di inadeguatezza. Il tutto, chiaramente, in nome del risparmio energetico, altra direttiva scaturita dall’emergenza sia climatica che economica, visto il rincaro delle materi prime. A partire dall’1 gennaio 2022, quindi, i dati di consumo arriveranno perlomeno mensilmente agli utenti, a patto che siano installati sistemi di contabilizzazione leggibili da remoto.

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Dati che si riferiscono esclusivamente ai consumi volontari, non a quelli effettivi. Le nuove disposizioni intervengono anche in questo senso, rendendo più comprensibili i dati di lettura. Ad esempio, l’utente troverà in lettura il raffronto fra consumo corrente di energia dell’anno corrente e del precedente, riferito allo stesso periodo. Verranno inoltre messi a disposizione i recapiti delle associazioni dei consumatori, così da ottenere informazioni circa il miglioramento dell’efficienza energetica. Infine, saranno consegnati dei dati indicativi circa il consumo dell’utente medio. In sostanza, tutto l’occorrente per adeguarsi alle logiche di risparmio energetico. Non solo sul riscaldamento.

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