Scopriamo quali sono i principali cambiamenti inerenti alla revisione auto. In programma diversi rincari, ma c’è anche una ghiotta opportunità di risparmio
Le brutte notizie per gli automobilisti sono sempre dietro l’angolo. Dopo l’obbligo di sottoscrizione della polizza assicurativa anche per i veicoli fermi in garage o in parcheggio, arriva l’aumento per quanto concerne la revisione auto.
Il rincaro partirà dal prossimo 1 novembre e dopo essere stato procrastinato per via della pandemia è pronto a far capolino tra il malcontento generale. Nel nostro paese le automobili stimate in circolazione sono oltre 15 milioni, il che la dice lunga sull’impatto che avrà questo provvedimento.
Andando nello specifico d’ora in poi per ottenere il certificato di corretto funzionamento meccanico del veicolo presso un’autofficina autorizzata si pagherà 79,02 euro anziché 66,88 euro (+12,14 euro in in più).
Se si opta per la motorizzazione civile si passa da 45 euro a 54,95 euro se si opta per la motorizzazione civile (il saldo è di + 9,95). Per supportare questo aumento è stato disposto un bonus di 4 milioni di euro che però non basta per ricoprire l’intera platea di beneficiari.
Con questa cifra si coprano a malapena 400mila revisioni ministeriali (circa il 3% del totale). Attualmente però lo sconto rinominato “buono veicoli sicuri” non è ancora presente sull’apposito portale online.
Bisogna aspettare che la legge venga pubblicata in gazzetta ufficiale, probabilmente intorno al 21 dicembre. Non sono previsti requisiti particolari per poter accedere. Di fatto il criterio dominante è quello del “chi arriva prima”.
Per la registrazione sul portale è necessario essere muniti di SPID o in alternativa Carta d’Identità elettronica. Bisogna poi indicare il proprio IBAN e la targa della vettura in questione.
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A quel punto non reste che attendere per capire se si è rientrati o meno tra i 400mila fortunati. Il bonifico spettante è di 9,95 euro. Quindi, si tratta di una sorta di compensazione dell’aumento della revisione qualora venga effettuata presso la motorizzazione.
Si rammenta che il controllo del mezzo va fatto con cadenza quadriennale per i veicoli nuovi e successivamente ogni due anni. Vengono appurate la solidità di freni, sospensioni, luci, frizione ed emissioni del gas.