Non solo invalidità motorie. Anche in caso di patologie psichiche può spettare l’assegno di accompagnamento ma solo in presenza di determinate condizioni.
Patire condizioni di invalidità tali da compromettere lo svolgimento della propria attività lavorativa permette di accedere a determinate agevolazioni. L’Inps riconosce infatti delle indennità specifiche in questi casi, sia dal punto di vista economico che naturalmente sanitario. Non sempre, però, è necessario soffrire di patologie di una certa gravità, ad esempio quelle che comportano importanti menomazioni fisiche o di altro tipo. Anche altri tipi di malattie possono infatti rientrare nelle varie indennità, con l’Inps che garantisce 12 mesi di assegni di importo superiore a 500 euro.
Un contributo importante che, come negli altri casi, richiederà una certificazione del proprio stato di salute. Del resto, ogni grado di invalidità permette di accedere a trattamenti specifici o ad alcune agevolazioni ad hoc, anche in virtù di basse percentuali: ad esempio, già con un 33% si potrà accedere a determinate indennità. In modo proporzionale alla gravità della propria condizione, crescono anche le agevolazioni previste. Specie se le condizioni cliniche compromettono in modo evidente le capacità di assolvere alle proprie mansioni lavorative.
Fra le agevolazioni concesse rientra l’indennità di accompagnamento, riconosciuta nella misura in cui siano presenti, nella vita di chi soffre determinate tipologie di invalidità, delle condizioni tali da rendere necessario un sostegno quotidiano. Le domande vengono regolamentate dalla legge n. 18/1980 e possono essere inoltrate anche in caso di malattie di tipo psichico. Molto spesso, infatti, le patologie sofferte possono essere di tipo mentale. E la Cassazione, in una recente sentenza, chiarisce come comportarsi in merito all’indennità di accompagnamento, che non spetta nel caso in cui il richiedente sia in grado di assolvere senza particolari problematiche alle mansioni della vita quotidiana. Stesso discorso se il bisogno all’assistenza dovesse riguardare un limitato periodo di tempo.
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Diverso il discorso nel caso in cui le patologie siano croniche o con sintomatologie frequenti. Come per le altre malattie, anche in presenza di condizioni invalidanti di tipo psichico si prenderanno a riferimento le regole generali per l’accesso all’accompagnamento. Inoltre, qualora si attestino condizioni di gravità tale da rendere necessaria l’assistenza, come in caso di psicosi cronica con sintomi quali allucinazioni o deliri, il beneficio si tradurrà in un assegno di accompagnamento pari a 522,10 euro. Una volta riconosciuta l’indennità, l’erogazione inizierà a partire dal mese seguente alla presentazione della domanda. Durata: 12 mesi interi.