Brutte notizie in arrivo per molti automobilisti che rischiano di dover fare i conti con l’ennesima stangata. Ecco cosa sta succedendo.
Bollette della luce, alimentazione, istruzione, tempo libero e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero tante le spese da dover sostenere. Tra le voci che maggiormente vanno ad incidere sul bilancio famigliare, inoltre, si annoverano i costi per l’auto. Non parliamo solo del carburante o della manutenzione, ma anche del bollo auto.
Meglio conosciuto come tassa automobilistica, quest’ultima deve essere pagata ogni anno da tutti coloro in possesso di una vettura. Una spesa da cui non si può scappare, con molti automobilisti che rischiano, purtroppo, di dover fare i conti con l’ennesima stangata. Ecco cosa sta succedendo.
Bollo auto, ecco dove si rischia la stangata: ipotesi aumento in Toscana
I prezzi delle materie prime sono alle stelle e per questo motivo si temono forti rincari per molti alimenti, come pasta e pane. Se tutto questo non bastasse, sono in molti a temere di dover fare i conti con l’ennesima stangata a causa del bollo auto. Un vero e proprio incubo che temono di vivere gli automobilisti della Regione Toscana. Proprio qui, infatti, sembra essere una porta aperta ai tanti temuti aumenti, volti a coprire il buco di bilancio pari a oltre 550 milioni di euro.
A tal proposito il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, nel corso di un’intervista rilasciata a La Nazione, ha sottolineato come: “Prima di toccare i portafogli dei toscani ci penso centomila volte“. Per poi aggiungere: “L’aumento del bollo auto è una ipotesi ventilata da me in giunta, le ipotesi sono tante e sono contenute in un pacchetto di proposte che dovremo valutare approfonditamente sulla doppia direttrice Roma e giunta“.
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Al momento, come già detto, si tratta solamente di un’ipotesi, per cui è già arrivato un secco no da parte di Stefania Saccardi, vicepresidente e assessore ed esponente di Italia Viva. Allo stesso tempo, come affermato da Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd in consiglio regionale Toscana, “la questione resta aperta“. Non resta quindi che attendere e vedere se si opterà o meno per l’ennesima stangata a carico degli automobilisti, oppure si opterà per delle soluzioni alternative.