Cosa rischiano i possessori di Postepay per via di una nuova truffa che sta imperversando nelle ultime settimane. A cosa bisogna prestare particolare attenzione
Liberarsi della truffe è una di quelle ambizioni quasi utopistiche che ogni cittadino onesto nutre dentro di sé. Purtroppo però anziché diminuire, sono sempre in aumento e al passo con il contesto storico sociale che viviamo.
Ormai la stragrande maggioranza si compie per merito di mezzi elettronici come smartphone e pc. Quasi tutte hanno come obiettivo i nostri conti correnti o le nostre carte prepagate. In Italia tra le più diffuse di questa branca c’è senz’altro la Postepay, che però viene spesso presa d’assalto dai cybercriminali.
Postepay: come funziona la nuova truffa “silenziosa”
Stavolta ad essere nel mirino sono le piccole somme di denaro. In tanti infatti hanno notato che dalla loro carta erano state accreditate inspiegabilmente delle piccole somme in favore di Google Play Store o Apple Store.
Di solito le somme vanno dai 4 ai 10 euro. Però visto che questi addebiti diventano poi continui, in breve tempo la Postepay rischia di rimanere prosciugata. Sono pagamenti non autorizzati che si compiono sia di giorno che di notte.
Quindi, nel momento in cui si riscontra questa anomalia, bisogna subito procedere con il blocco della carta. Per effettuare segnalazioni di questo genere è necessario chiamare il numero 800.003.322 e spiegare cosa è accaduto.
Il passaggio successivo è sporgere querela alla Polizia e dopo aver bloccato la carta, nessuno potrà più impadronirsi del denaro in giacenza. Qualora il tutto avvenga in tempi rapidi, si può richiedere la restituzione del denaro sottratto.
In caso contrario bisognerebbe dimostrare di non aver autorizzato le transazioni, il che è decisamente più difficile quando passa un po’ di tempo. Ad ogni modo per avere tutto sotto controllo, può essere molto utile collegare il numero di cellulare alla Postepay.
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Così facendo le operazioni effettuate dovranno essere autorizzato dal proprietario della carta. Al momento queste sono le contromisure da prendere visto che ancora non si è riusciti a risalire alla natura del problema. Da ciò che emerso finora, la nuova “silenziosa” truffa ha tutti i connotati di un attacco hacker.