Una moneta incredibilmente rara, praticamente non disponibile presso i più classici canali. Un pezzo di storia.
Il mondo del collezionismo non sempre ci mette di fronte a “pezzi” dalla storia abbastanza comune. Monete o banconote che arrivano dal secolo scorso, da qualche decennio fa, tutto sommato un periodo abbastanza recente. A volte, gli occhi del collezionista cadono su monete praticamente impossibili da trovare, ma che portano con se una storia sospesa tra fascino e suggestione. La Lira Pontificia è soprattutto un incredibile reperto torico.
La storia di questa moneta inizia si può dire nel 1588 quando lo Stato Pontificio comincia la produzione di monete proprie. Siamo ai tempi di Papa Sisto V. L’Unità d’Italia darà la spallata decisiva a questa tradizione, e di fatto alla storia dello Stato della Chiesa. La Lira Pontificia. La moneta che andremo ad esaminare è ritenuta la più preziosa tra quelle della Lira circolante nello Stato del Papa. Sostituta del più classico scudo, le vicende che portano al conio di questa moneta sono da ricercare in quelle stesse storie che hanno caratterizzato i fatti e gli eventi che hanno caratterizzato un certo periodo storico.
LEGGI ANCHE >>> La vecchia lira ricercatissima dai collezionisti: è più rara delle altre, ma se ce l’avete
Parliamo di una moneta che vedeva il suo valore nominale espresso in 20 lire, il peso è pari a 6,54 grammi. Da un lato troviamo un busto di Papa Pio IX, con la scritta PIVS IX PON. MAX. AN. XX. Dall’altro lato, invece, troviamo l’incisione con il valore e la data di conio della moneta con la dicitura Stato Pontificio. Il valore dell’eccezionale moneta in questione oggi può essere stimato tra i 450 ed i 1080 euro. L’oscillamento del valore della moneta è dato principalmente dalle varie condizioni in cui la si può ritrovare. Lo stato di conservazione, come sempre in questi casi è di fondamentale importanza.