Il vecchio televisore non deve obbligatoriamente essere rottamato a causa dell’arrivo del nuovo digitale terrestre. Un semplice ed economico trucco consente di continuare ad utilizzarlo.
Da ieri, 20 ottobre, i televisori più vecchi non consentono più di vedere alcuni canali Rai e Mediaset. E’ iniziato, infatti, l’atteso switch off che introduce un’evoluzione tecnologica che permetterà la visione in HD. Le tv che non supportano il nuovo Mpeg4, però, non consentiranno ai telespettatori di ottenere questo privilegio. Da qui la necessità di acquistare un apparecchio moderno, una smart Tv che implementerà l’esperienza di visione di serie Tv, film, documentari, partite e tanto altro. Il Governo ha previsto il Bonus Rottamazione Tv per diminuire la spesa delle famiglie ma cambiare la televisione non è l’unico modo per continuare a vedere tutti i canali.
Vecchio televisore, perché buttarlo? Una soluzione c’è
Chi ha un televisore considerato vecchio perché non compatibile con il nuovo standard ma perfettamente funzionante può evitare di spendere grandi cifre per acquistare una nuova tv. La soluzione per non buttare il vecchio televisore esiste ed è piuttosto economica. Parliamo, infatti, di una spesa minima, compresa tra i 20 e i 40 euro che spesso può essere ulteriormente ammortizzata.
La soluzione è l’acquisto di un decoder abilitato alla ricezione dei canali in HD. In questo modo non si dovranno spendere centinaia di euro per una tv di ultima generazione e si potranno tranquillamente continuare a guardare i proprio canali preferiti. Sul mercato si possono trovare tanti modelli economici e di qualità tra cui scegliere il decoder perfetto per mettere un punto al problema “switch off digitale“. L’ammortizzamento della spesa, prima citato, riguarda un altro bonus previsto dal Governo, il Bonus Tv che prevede uno sconto sull’acquisto del decoder.
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Bonus Tv, requisiti di accesso alla misura
Il Bonus Tv consente di ottenere uno sconto di 30 euro sull’acquisto di un decoder compatibile con il nuovo digitale. I beneficiari della misura sono le famiglie che hanno un ISEE inferiore a 20 mila euro e risultano essere residenti in Italia. L’autocertificazione consentirà al venditore di applicare lo sconto e avviare la registrazione per verificare quanto dichiarato e poter, così, permettere un ulteriore risparmio al richiedente.