Bonus Spesa Donne, in arrivo una svolta con la decisione del Governo di dare l’addio alla tampon tax sui prodotti femminili a partire dal 2022.
E’ il caso di dire finalmente. Finalmente la svolta attesa dovrebbe realizzarsi nel 2022 quando potremo dire addio alla tampon tax sui prodotti femminili. Il provvedimento inserito nel Bonus Spesa Donne è al vaglio dell’esecutivo di Draghi e prevede la riduzione dell’IVA sugli assorbenti. L’ipotesi è di un abbassamento dal 20 al 10%, salvo imprevisti e ripensamenti dell’ultimo minuto. L’attesa è stata lunga, da vari anni l’argomento tampon tax veniva solo accennato e messo, poi, in un angolo. Finalmente nel 2022 probabilmente arriverà la svolta che si spera possa essere solo un primo passo in favore delle donne.
I prodotti femminili sono una necessità che ogni mese le donne affrontano. Per questo motivo è stato più volte chiesta l’abolizione della tampon tax e il passaggio dell’Iva dal 20% al 4%. Questa richiesta, però, non ha trovato l’approvazione completa nella maggioranza e si è arrivati, così, ad un compromesso. Il taglio applicato sarà dal 20 al 10% compiendo un passo in avanti a favore delle donne.
Il Bonus Spesa Donne è più che legittimo se si tengono in considerazione i numeri legati ai prodotti femminili. Nell’arco della vita una sola donna consuma circa 12 mila assorbenti o tamponi (cinque al giorni per cinque giorni consecutivi in media). La spesa sostenuta, dunque, è rilevante soprattutto se si considera che si parla di prodotti necessari. E’ possibile stimare una media di 126 euro all’anno con Iva di 22,8 euro, cifra che potrà scendere di 10 euro.
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Un primo traguardo è stato raggiunto. L’addio alla tampon tax ha fatto un passo in avanti e si spera che negli anni in avvenire possa essere completo. Al momento è già in vigore l’IVA al 5%. I prodotti femminili di riferimento sono quelli compostabili e biodegradabili. Il problema è che in commercio è molto difficile trovare questa tipologia di prodotto.
La vittoria culturale, dunque, è iniziata ma non si è completamente raggiunta. Il Governo Draghi sta contribuendo ad un cambio di rotta importante per le donne ma la spinta dovrà essere ancora maggiore se si vuol portare l’Italia al pari dell’Europa.