Buone notizie per le mamme lavoratrici che avranno diritto a 360 euro dall’Inps. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere.
Diventare genitori è, indubbiamente, l’esperienza più bella della vita. È sufficiente, d’altronde, sorriso dei propri figli per riuscire a rallegrare le nostre giornate e sentirci subito meglio. Allo stesso tempo non si può negare come si riveli essere anche il mestiere più difficile del mondo, che ci porta a dover fare i conti con alcuni aspetti di carattere pratico, come ad esempio le spese per l’alimentazione, l’istruzione e il tempo libero.
Se tutto questo non bastasse, ci si ritrova a dover fare i conti anche con i vari impegni di lavoro, con tanto di problemi da dover risolvere entro determinate tempistiche. Proprio in questo contesto interesserà sapere che giungono buone notizie per le mamme lavoratrici che avranno diritto a 360 euro dall’Inps. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere.
Inps, importanti novità in arrivo per le mamme lavoratrici grazie all’assegno unico
A partire dal primo anno di vita, fino a quando non diventano autonomi, sono tanti i costi da sostenere per mantenere e crescere un figlio. Proprio per questo motivo interesserà sapere che sono in arrivo buone notizie per le mamme lavoratrici che avranno diritto a 360 euro grazie all‘assegno unico universale.
Quest’ultimo prenderà ufficialmente il via il 1° gennaio 2022, con tale strumento che verrà utilizzato anche come forma di incentivo per il lavoro femminile. Grazie all’assegno unico, infatti, verranno premiate le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, con un piccolo aumento che può rivelarsi un valido aiuto per l’economia di ogni famiglia.
Sembra, infatti, che il decreto attuativo della Legge Delega n.46/2020 preveda una maggiorazione per il secondo percettore di reddito. Questo proprio al fine di incoraggiare il lavoro femminile. A tal fine, infatti, all’assegno unico per le famiglie con doppio reddito si aggiungeranno 30 euro. Per 12 mesi, pertanto, la mamme avranno ben 360 euro in più.
L’importo dell’assegno unico a sua volta, ricordiamo, cambia a seconda a seconda dell’Isee della famiglia beneficiaria. L’assegno unico andrà a sostituire varie misure attualmente in vigore e spetterà anche per i figli tra i 18 e i 21 anni a carico del nucleo familiare. In quest’ultimo caso, però, i figli maggiorenni dovranno essere inseriti in percorsi di avviamento al lavoro o in percorsi di formazione.