Dimissioni post Covid: come la pandemia ha cambiato il mondo del lavoro

In molti hanno deciso di optare per le dimissioni post covid. Vediamo quali motivazioni hanno spinto le persone a cambiare stile di vita in seguito alla pandemia

Dimissioni post covid
Fonte Pixabay

Il covid ha rivoluzionato il mondo in tutti i suoi aspetti, anche per quanto concerne l’ambito lavorativo. A prescindere dalle nuove modalità di smart working e lavoro da remoto, sono anche altri aspetti ad essere mutati.

Un numero piuttosto eclatante in tal senso è quello delle dimissioni, che sono aumentate vertiginosamente nell’ultimo anno e mezzo. Un fenomeno piuttosto chiaro su cui si è soffermato anche il Washington Post, che ha specificato come questo andamento sia ormai diffuso a livello globale.

Dimissioni post covid: le motivazioni che hanno spinto le persone a cambiare stile di vita

Negli Stati Uniti più di 4 milioni di persone hanno lasciato il posto di lavoro, soprattutto coloro che lavoravano nei settori dell’ospitalità e della vendita al dettaglio. Nemmeno l’aumento di stipendio di grandi colossi come Amazon e Mc Donald ha richiamato l’attenzione dei lavoratori, che stanno cambiando il loro modo di pensare.

Infatti oltre alla possibilità di fare carriera e di guadagnare, la gente è alla ricerca di mansioni che consentano di avere un giusto quantitativo di tempo libero. Con le molteplici nuove aperture d’altronde c’è la possibilità di fare qualcosa di diverso che si concilia meglio con il proprio stile di vita. I dati raccolti dall’Ocse sono emblematici in tal senso. Almeno in 38 paesi lavorano 20 milioni di persone in meno rispetto a prima della pandemia. 

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In Italia la situazione è differente. Questa tendenza non sta prendendo il sopravvento per via di svariati fattori. In primis il mercato del lavoro non è così roseo come all’estero e quindi la possibilità di cambiare rappresenta soprattutto un grosso rischio.

La situazione dei salari poi è piuttosto deficitaria, così come quella delle donne e delle giovani mamme che con la graduale abolizione dello smart working, vengono spesso tagliate fuori. Un quadro per certi versi opposto a quello che si sta delineando soprattutto Oltreoceano, dove la ripartenza sembra stia dando maggiormente i frutti sperati.

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