Ogni sindaco nel momento in cui viene eletto ha una serie di oneri da sbrigare prima del suo insediamento. Di quali si tratta e qual è il suo compenso per la carica ricoperta
Il ruolo di sindaco comporta una serie di obblighi di non poco conto. Questo a prescindere dal comune in cui si viene eletti. Ci sono delle responsabilità e delle scadenze a cui dover far fronte già subito dopo l’elezione.
Questa fase in Italia è stato caratterizzato da diversi ballottaggi dopo i quali inizierà un nuovo periodo di mandato della durata di 5 anni. Ma cosa è tenuto a fare un sindaco nel momento in cui viene decretata la sua vittoria?
Sindaco: i compiti da sbrigare dopo la sua elezione
I primi 120 giorni sono quelli più intensi, in cui il primo cittadino è tenuto ad espletare diverse pratiche burocratiche e non solo. In generale il primo anno e mezzo è ricco di impegni a cui non ci si può sottrarre.
Subito dopo la nomina il sindaco deve necessariamente pubblicare i risultati elettorali e notificarli. Per questo passaggio obbligatorio ci sono 3 giorni di tempo. A quel punto il passaggio successivo è la nomina di tutti i componenti della sua giunta, dagli assessori al vicesindaco.
La suddetta pratica va eseguita prima della convocazione della prima seduta inaugurale. Altro passaggio inderogabile è la convocazione del consiglio comunale entro e non oltre 10 giorni dalla proclamazione degli eletti.
Dopo 20 giorni, durante la prima seduta del consiglio comunale, il sindaco è tenuto a fare il giuramento sulla Costituzione e comunica la composizione della giunta. Entro 45 giorni deve invece presentare alla giunta le linee guida del suo programma elettorale. Contestualmente deve nominare i rappresentanti del comune pressi enti, aziende e istituzioni.
Il controllo della cassa per sopperire alle spese future è un altro dei momenti cruciali. Questo va fatto in presenza dell’amministrazione uscente, del segretario, del funzionario finanziario e dei vari membri dell’organo di revisione dell’ente.
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Quanto guadagna il primo cittadino
Per quanto concerne i guadagni, naturalmente dipende da diversi fattori, ma in linea di massima si può sempre provare ad “azzardare” un’ipotesi in via generale. L’aspetto che incide di più è quello relativo al numero di abitanti.
In effetti l’assioma più abitanti ci sono più si guadagna appare corretto visto che una località più popolosa comporta un dispendio di energie e risorse maggiore. Nei comuni con più di 500.000 abitanti la carica di primo cittadino prevede una retribuzioni di circa 7.800 euro a cui vanno aggiunte le varie indennità del caso. Motivo per cui si può arrivare ad una cifra compresa tra gli 8.000 e i 9.000 euro.
Ovviamente più la popolazione è esigua meno riceve il sindaco, basti pensare che a fronte di 1.000 abitanti lo “stipendio mensile” è di 1.290 euro. Insomma, se proprio ci si vuole candidare alla carica di sindaco è bene scegliere un posto non propriamente piccolo.