Green Pass, come procede in Italia? Dal 15 ottobre è obbligatorio averlo per lavorare, ma c’è ancora qualcuno a cui manca
La data 15 ottobre 2021, sarà ricordata nella storia. Che piaccia o no, è quella che segna l’obbligo di avere il Green Pass, per qualunque posizione lavorativa ricoperta. Per chi non è vaccinato, questo è un ulteriore problema.
Già le cifre su quanto la pandemia stia pesando su ognuno di noi, sono quasi da non credere, poi ci sono i costi del tampone da affrontare ora obbligatoriamente anche senza sintomi, per ottenere il certificato verde senza cui ormai, non c’è più possibilità di lavoro. Ma sono in tanti a non avere ancora il Green Pass?
Visto che certamente c’è ancora qualcuno che ne è sprovvisto, abbiamo pensato ad una guida su quali tamponi siano validi per ottenerlo e quanto essi costino. Inutile dire, perché va da sé, che le restrizioni sono atte ad ottenere una buona fetta di vaccinati nel Paese. Quelli che però proprio non digeriscono l’idea di un vaccino su cui si è lavorato per troppo poco tempo, praticamente faranno un tampone ogni tre giorni. Due a settimana lavorativa.
All’ora X, quindi 15 ottobre, risultavano essere 43.640.856 le persone vaccinate, un risultato fantastico, se si pensa che equivale al 73,65% della popolazione e che in coda c’è un 4,07% che aspetta solo la seconda dose. Restringendo il campo a chi ha più di 12 anni, troviamo un 85,26% di protetti parzialmente ed un 80,80% che è completamente vaccinato.
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