Evasori, il Fisco ha tanti modi per riconoscerli, ma siamo sicuri che tutti i controlli non intacchino la nostra privacy?
Effettivamente, se i controlli del Fisco entrano sempre più nello specifico dei dati dei contribuenti, questo vuol dire che in qualche modo vanno ad intaccare la sicurezza della privacy di ognuno.
Eppure i controlli ci devono essere ed infatti, sta per arrivarne una nuova ondata, per cui proprio la privacy non ci sembrerà così protetta. Eppure il Fisco ha diversi modi per indagare su chi evade le tasse, andiamo a capire in che modo tutto questo non è illegale.
Evasori, ecco perché non si sfugge al Fisco
In pratica i dati sensibili dei cittadini passerebbero in secondo piano, rispetto all’interesse pubblico, che è quello che va a curare il Fisco, andando a cercare di scovare chi evade. Esso quindi passa in primo piano anche rispetto alla stessa privacy e diventa una specie di “permesso” per chi controlla.
Quindi ufficialmente, chi controlla queste cose e lavora per la Pubblica amministrazione, ha il diritto di evitare il Garante della privacy. Quindi, aggirando anche le norme su di essa, per il bene pubblico. Visto che comunque le norme venivano bypassate anche prima, ora, dall’8 ottobre 2021 è stato reso tutto noto, con un Decreto uscito sulla Gazzetta Ufficiale.
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Resta però il dubbio. I contribuenti hanno dato qualche consenso affinché si vadano a toccare i dati sensibili? No, nemmeno di questo c’è bisogno perché i dati sono utili ai fini giudiziari e pertanto tale consenso neanche servirà. Soprattutto, ci sono casi in cui tutto questo è assolutamente legale, come quelli in cui il cittadino è soggetto a provvedimenti penali di condanna definitivi; liberazione condizionale; divieti ed obblighi di soggiorno ed altre misure parenti alla detenzione. Per questo non solo se siamo evasori fiscali potremmo esser scoperti, ma anche in modo che il Fisco faccia tutto a norma.