Volto a garantire il mantenimento del tenore di vita in seguito alla morte di un congiunto pensionato, c’è chi ha diritto fino a 500 euro in più sulla pensione di reversibilità.
La pensione si rivela essere un traguardo importante della propria vita, in quanto consente di lasciare finalmente il mondo del lavoro e dedicarsi alle proprie passioni, in compagnia delle persone amate. A tal proposito è bene sapere che, in caso di morte, tale sussidio viene garantito ai propri famigliari, se aventi diritto, al fine di garantire il mantenimento dello stesso tenore di vita. Si tratta della cosiddetta pensione di reversibilità, introdotta come forma di protezione per i superstiti.
Per poter accedere a tale misura, come già detto, è necessario essere in possesso di determinati requisiti. Quest’ultimi devono essere posseduti anche in seguito, pena la decadenza o la riduzione del sussidio stesso. Ma non solo, in determinati casi vi è anche chi ha diritto fino a 500 euro in più sulla pensione di reversibilità. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Come già detto la pensione di reversibilità è stata introdotta come forma di protezione per i superstiti. Non sempre, però, l’importo che ogni mese giunge con l’assegno pensionistico al coniuge superstite risulta sufficiente a coprire tutte le spese. Se tutto questo non bastasse, quando a percepire la reversibilità è una vedova che si ritrova a dover fare i conti con le problematiche tipiche della terza età, è facile intuire come i disagi risultano ancora maggiori.
Ebbene, proprio in questo caso è bene sapere che, in presenza di particolari difficoltà nel compiere anche le più semplici azioni della vita quotidiana, si ha diritto all‘assegno di accompagnamento. Non sempre, d’altronde, si ha la possibilità di essere aiutati da figli o parenti. Per questo può risultare necessario rivolgersi ad addetti alla cura, sostenendo i relativi costi dell’assistenza a domicilio.
Proprio in questo caso, chi già percepisce il trattamento pensionistico di reversibilità può richiedere l’indennità di accompagnamento. L’importo di tale prestazione è pari a 522,10 euro per 12 mensilità e non cambia in base alla condizione reddituale del soggetto beneficiario.