Romania e Bulgaria sono tra i paesi dell’Unione Europea con meno vaccinati. Cerchiamo di capire perché la gente in questi due paesi ha deciso di non immunizzarsi
La campagna vaccinale anti-covid procede piuttosto bene in molti paesi dell’Unione Europea, compresa l’Italia dove circa il 70% della popolazione ha ricevuto entrambe le dosi.
Numeri estremamente importanti anche per Irlanda e Portogallo che hanno superato addirittura il 90% persone che hanno completato il ciclo vaccinale. L’altra faccia della medaglia è rappresentata da Romania e Bulgaria dove si raggiunge a malapena il 30%.
Un dato decisamente basso che non può essere utile a raggiungere l’immunità di gregge. Molteplici i fattori che hanno portato alla formazione di questo quadro non propriamente roseo.
In entrambe le nazioni la situazione politica è piuttosto deficitaria. In Bulgaria nonostante due elezioni nazionali non si è riuscito ad eleggere un governo e a novembre si tornerà alle urne. In Romania invece è addirittura caduto lo scorso mese.
Fattori che incidono pesantemente soprattutto in una fase delicata come questa. Infatti non è stato possibile fare un’adeguata campagna informativa inerente i vaccini. In uno scenario del genere hanno preso il sopravvento fake news (come quelle su Bill Gates i microchip) o notizie che hanno scoraggiato e confuso le persone, le quali hanno quindi deciso di non sottoporsi all’inoculazione.
A completare l’opera sono state anche le tv nazionali, che hanno dato voce a medici ed esperti dichiaratamente no-vax, che vista la situazione hanno fatto presa sulle persone.
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Lo scetticismo però ha portato ad una situazione di forte regresso, in particolar modo in Romania (paese ideale per i pensionati), dove nei giorni scorsi si è toccato il record di 330 morti in un giorno e 15mila nuovi casi di contagio. Si tratta del numero più alto dall’inizio della pandemia, condito nella maggior parte dei casi da persone non vaccinate.
Per questo motivo da Bucarest è stato disposto nuovamente il coprifuoco notturno per chi non ha ricevuto il siero-anticovid (dalle 18 alle 5 del mattino) e l’obbligo di mascherina anche negli spazi affollati all’aperto. Disposta la chiusura di bar e club, mentre per cinema, ristoranti ed eventi privati si può procedere alla metà della capienza.