Le autostrade preparano i blocchi e i porti sono in allerta: il 15 ottobre il Green Pass rivoluzionerà il mondo del lavoro. Il Governo si prepara.
Venerdì prossimo finirà di cadere la sabbia nella clessidra. Arriverà l’agognato 15 ottobre, data indicata dal Governo per l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del Green Pass sui luoghi di lavoro. Una giornata che cambierà radicalmente l’operatività dei lavoratori, pronti a confrontarsi con la certificazione verde e con le eventuali conseguenze a cui andrebbero incontro in caso non dovessero possederla. Per far sì di ottenere il Green Pass, bisognerà rientrare in una delle tre situazioni preposte: aver effettuato la vaccinazione, essere guariti dal Covid o essersi sottoposti a tampone entro le 48 ore precedenti. Naturalmente con esito negativo.
A ogni modo, le proteste dei giorni scorsi hanno lanciato un campanello d’allarme. La giornata del 15 ottobre, infatti, potrebbe trasformarsi in un momento di disordine, non tanto in strada quanto dal punto di vista operativo. Il Governo ha diramato le Faq inerenti il Green Pass ma, vista la situazione, è probabile che possano verificarsi degli episodi limite, magari legati a fisiologiche mancanze. Ma non solo. Quanto accaduto il weekend scorso potrebbe portare a nuove situazioni di difficoltà anche in altri contesti. Persino le autostrade sono state allertate.
Autostrade a rischio caos: cosa potrebbe succedere il 15 ottobre
Il Governo, coadiuvato dalle Forze dell’ordine, punta a mantenere la calma nelle grandi città. A Roma, nella giornata di sabato, sono previste due manifestazioni: una sarà guidata dai sindacati, Cgil in testa, per opporsi alla recrudescenza neofascista palesata lo scorso weekend con l’assalto alla sede nazionale della sigla sindacale. Un’altra, vedrà in piazza i no vax. Tuttavia, l’attenzione si focalizza anche sulla giornata di venerdì. E le autorità pianificano di disporre dei poli di sicurezza per evitare situazioni di caos dovute a possibili proteste spontanee. Allertati, oltre alle autostrade, anche i maggiori porti italiani. Lungo le principali arterie autostradali potrebbero essere disposti dei blocchi.
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L’obiettivo è evitare situazioni di emergenza improvvisa. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha mantenuto una linea di dialogo con i rappresentanti dei lavoratori che, nelle ultime settimane, hanno sempre di più insistito sulla gratuità dei tamponi. Una soluzione di compromesso fra chi vuole proseguire la propria attività lavorativa mantenendo le distanze dal vaccino anti-Covid. In queste ore, l’apertura principale sarebbe stata verso il porto di Trieste, dove la percentuale di no-Green Pass è piuttosto alta. La richiesta, però, si estende anche agli altri lavoratori. Per non creare figli e figliastri.