La data del 15 ottobre è sempre più vicina e il Green Pass diventerà obbligatorio per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. Ecco tutto ciò che occorre sapere per non trovarsi impreparati.
La fatidica data è stata annunciata da tempo ed ora è quasi arrivata. Dal 15 ottobre nuove regole disciplineranno la nostra vita quotidiana ed è bene conoscerle per non incorrere in pesanti sanzioni. La certificazione verde sarà obbligatoria per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato. Per lavorare e ricevere lo stipendio occorrerà, dunque, aver effettuato la prima dose di vaccinazione da almeno quindici giorni, aver completato il ciclo di vaccinazione, avere avuto il Covid da meno di sei mesi oppure effettuare un tampone ogni 48 o 72 ore. Il provvedimento riguarderà 23 milioni di persone, ma scopriamone i dettagli.
Senza Green Pass dal 15 ottobre non si potrà accedere al luogo di lavoro. Il Decreto dello scorso 21 settembre ha specificato come i lavoratori senza certificazione verranno considerati assenti non giustificati e, di conseguenza, non percepiranno lo stipendio mentre non ci sarà la sospensione. I soggetti che lavorano in smart working non dovranno mostrare la certificazione verde ma non per questo dovranno considerarsi esenti dal procedere con la vaccinazione o con regolari controlli.
Sarà il datore di lavoro oppure il direttore di un ufficio pubblico ad occuparsi dei controlli del Green Pass relativi ai suoi lavoratori. Non si potrà chiedere, invece, l’esibizione del certificato a clienti, cittadini o utenti che accedono ad un servizio. Ciò significa che se chiamiamo un tecnico della lavastoviglie a casa non siamo obbligati a richiedere il Green Pass (né lui potrà domandarlo a noi). E’ il datore a dover ottemperare all’obbligo.
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Il Decreto stabilisce, poi, che dal 15 ottobre continuerà ad essere necessario esibire il Green Pass per accedere a cinema, teatri, ristoranti al chiuso, piscine, palestre e ogni altro luogo non all’aperto. Servirà anche per salire su treni, navi e bus a lunga percorrenza mentre i clienti degli alberghi non dovranno mostrare la certificazione a condizione che non accedano in specifici luoghi.
E’ importante, poi, conoscere la durata del Green Pass. Per chi ha effettuato il ciclo di vaccinazione completo la certificazione verde è valida 12 mesi. Chi ha avuto il Covid, invece, dovrà procedere con la nuova richiesta entro sei mesi mentre i soggetti che optano per il tampone dovranno ripeterlo – se negativo – entro 48 ore in caso di test antigenico oppure entro 72 ore per un test molecolare. Tutti i guariti dal Covid possono procedere con un’unica dose di vaccino e la durata del Green Pass sarà di 12 mesi.