L’assegno universale è in arrivo dal 1° gennaio 2022. Il decreto attuativo delle politiche familiari è pronto e l’anno nuovo porterà importi differenti per ogni figlio a carico.
Il family act sarà una delle prime riforme ad essere attuata nell’ambito di una trasformazione del sistema fiscale. Dal 1° gennaio 2022 sarà introdotto l’assegno universale unico per i figli a carico. Il ministero della Famiglia in collaborazione con il Ministero dell’economia ha redatto il provvedimento e, presto, il decreto attuativo verrà reso noto. Si attende per le prossime settimane dato che il testo dovrà essere vagliato dalle Commissioni parlamentari e dalla Conferenza Unificata per un massimo di trenta giorni.
Importo dell’assegno universale unico
L’importo dell’assegno universale unico sarà variabile. Si parla di un massimo di 180 euro per ogni figlio minorenne e un incremento di 80/90 euro dal terzo figlio in poi. La somma spettante sarà determinata dall’ISEE della famiglia. La cifra totale spetterà, probabilmente, ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 9 mila euro. Poi diminuirà – non drasticamente – con l’aumentare del reddito. Da una certa soglia, ancora non nota, si potranno ottenere 40/50 euro per i figli a carico.
E’ previsto un importo anche per i figli di età compresa tra i 18 e i 25 anni a carico ma sarà più basso rispetto alla definizione standard. Requisito fondamentale è che l’over 18 dovrà essere inserito in un percorso di formazione, in una lista di collocamento o di avviamento al lavoro. L’importo pieno è previsto, invece, per i figli disabili di età superiore ai 21 anni se continuano ad essere a carico del richiedente.
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Percettori del Reddito di cittadinanza e giovani madri
I soggetti che percepiscono il reddito di cittadinanza potranno ottenere l’assegno universale unico ma l’importo sarà decurtato dalla quota di reddito legata al numero di figli a carico. L’obiettivo è evitare un doppio sostegno per lo stesso motivo. Infine, potranno percepire l’assegno maggiorato le giovani madri di età inferiore ai 21 anni. Occorrerà attendere il decreto attuativo per conoscere i particolari. Allo stesso modo non si conoscono ancora i dettagli della percezione dell’assegno universale unico da parte degli immigrati con permesso di soggiorno. Saranno inclusi tra i destinatari ma si pensa che la richiesta di permesso verrà ridotta da 12 a sei mesi secondo le direttive della Corte dell’Unione Europea.