Buone notizie per le donne senza lavoro che possono richiedere assegni Inps da 500 a 1050 euro. Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Il Covid ha avuto, e continua purtroppo ad avere, un impatto negativo sulle nostre vite, sia dal punto di vista sociale che economico. Molti imprenditori, purtroppo, hanno dovuto abbassare le saracinesche delle proprie attività. Molte famiglie si ritrovano a dover fare i conti con minori entrate, con le donne che risultano maggiormente colpite dalla situazione.
Proprio in un contesto del genere, pertanto, si rivela necessaria l’attuazione di misure ad hoc. Ebbene, in tale ambito interesserà sapere che in presenza di determinati requisiti le donne senza lavoro possono richiedere assegni Inps da 500 a 1050 euro. Ma come è possibile? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Donne senza lavoro, arrivano gli assegni Inps da 500 a 1050 euro grazie al reddito di cittadinanza
Nonostante la capacità di primeggiare in diversi contesti lavorativi, spesso le donne si ritrovano ad avere stipendi più bassi rispetto agli uomini. Se tutto questo non bastasse, complice il fatto che siano maggiormente impiegate in strutture ricettive, le donne risentano anche maggiormente della crisi causata dall’impatto negativo del Covid sull’economia. Proprio in questo clima di incertezza, con molte persone rimaste senza lavoro, quindi, non stupisce che si sia registrato un boom di richieste del reddito di cittadinanza.
A tal proposito è bene sapere che le donne rimaste senza lavoro, ma anche coloro che non hanno svolto alcun tipo di attività professionale, hanno diritto al reddito di cittadinanza. Per poter usufruire di questo sussidio non bisogna fare altro che presentare l’ISEE corrente. Quest’ultimo, infatti, permette di aggiornare i dati inerenti la propria situazione economica, mettendo in evidenza la variazione subita dal punto di vista reddituale negli ultimi 12 mesi o addirittura 2 mesi.
Se il valore ISEE non supera 9.360 euro, quindi, si ha diritto ad ottenere un’integrazione fino a 500 euro. Nel caso in cui si abbiano dei famigliari fiscalmente a carico, come ad esempio i figli, inoltre, l’importo può aumentare fino a 1050 euro.