L’aumento del costo delle utenze non è che la punta dell’iceberg della questione energetica. Tuttavia, il risparmio in bolletta passa dalle abitudini domestiche.
Ottobre è arrivato e, con lui, arriverà anche l’attesa batosta in bolletta. Utenze che lievitano, in proporzione all’aumento del costo delle materie prime. E, naturalmente, costi che gravano sulle spalle dei contribuenti già duramente provati dalla crisi pandemica. L’aumento delle fatture non è che la punta dell’iceberg. La questione, infatti, abbraccia il tema ben più ampio del risparmio energetico, centrale nelle politiche dei vari governi nell’ottica di una programmazione sostenibile e sempre più priva di emissioni da combustibili fossili.
Al momento, però, il conto si presenta puntuale. E, se bisognerà comunque prendere atto dell’aumento dovuto a problemi al di fuori del circuito domestico, all’interno di quest’ultimo qualcosa si potrà ancora fare. Piccole strategie di risparmio volte ad affrontare il rincaro in bolletta e, di conseguenza, a salvaguardare il portafogli limitando il più possibile le spese. In pratica, il risparmio domestico e la tutela dell’ambiente, prima o poi, dovranno camminare insieme. E la riduzione dell’impatto ambientale passa anche dai gesti quotidiani all’interno delle nostre case.
Risparmio in bolletta: i tre gesti decisivi sono dentro casa
Tre piccoli gesti abitudinari e il conto in fattura potrebbe livellarsi verso il basso. Ad esempio, per risparmiare sulla bolletta della luce, pronta ad accogliere un rincaro attorno al 30%, basteranno delle piccole accortezze. La più banale è anche la più decisiva: lasciare un elettrodomestico in stand-by infatti, sia un televisore o qualsiasi altro apparecchio di uso comune, significa incrementare i costi dei consumi casalinghi in percentuali che oscillano dal 10% al 16%. In pratica, lasciare la cosiddetta “lucetta rossa” non significherà aver spento l’apparecchio ma, semplicemente, averlo messo in attesa per essere poi usato di nuovo. Spegnere i dispositivi dal pulsante, come recitava una vecchia pubblicità, significherà fare qualcosa per il mondo. Oltre che risparmiare una novantina di euro complessivi.
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Occhio anche alle lampadine. Il LED, in questo senso, rappresenta una soluzione ideale. Sostituire le vecchie lampadine con dei dispositivi a basso consumo consentirà un risparmio energetico del 50%. Praticamente, i vecchi costi dell’energia elettrica verrebbero dimezzati. Per non parlare della lavatrice. A prescindere dal fatto che l’acquisto di un apparecchio di elevata classe energetica (A+ o superiori) consentirebbe una riduzione sensibile dei consumi, anche i gradi del lavaggio giocano il loro ruolo. Ad esempio, non superare i 60 gradi, garantirà 3 euro circa in meno sulla bolletta. Sembra poco ma davvero non lo è…