Bollette, lo sconto come antidoto al rincaro: chi ne ha diritto

Il Bonus sociale arriva a tamponare l’aumento delle bollette di luce e gas. Ecco come funziona e quanto influirà sul welfare.

Luce gas sconto bolletta
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I rincari sul costo dell’energia sono stati al centro di un intenso dibattito nelle ultime settimane. Non solo in virtù dell’aggravio sulle spalle dei contribuenti, già provati dalla crisi economica pandemica, ma anche per gli indicatori internazionali sul costo delle materie prime. Un mix di elementi che potrebbe provocare un corto circuito a lungo termine, visto che gli aumenti del mese di ottobre potrebbero essere solo i primi di un incremento costante. Per questo il Governo ha cercato di adottare delle contromisure, ritenute però dalle categorie di riferimento solo delle misure tampone, come l’azzeramento degli oneri di sistema e la disposizione del Bonus sociale.

Proprio quest’ultimo consentirà di usufruire di uno sconto automatico sulle bollette relative a luce e gas, quelle soggette all’aumento. E anche in buona misura, visto che sull’elettricità si parla di rincari del 29,8%, mentre sul gas si viaggia attorno al 15%. Segnali da più parti interpretati come indicatori di una criticità generalizzata sul costo delle materie prime. E, nondimeno, il frutto di una politica energetica non troppo convincente da parte del nostro Paese. Una combinazione di fattori che investe anche altri Paesi e che, in qualche modo, potrebbe portare effetti anche più incisivi del semplice aumento dei costi.

Bonus sociale per le bollette: come funziona il metodo anti-rincaro

Le stime dell’aumento sui costi delle bollette sono tutt’altro che lusinghieri: oltre 100 euro l’anno per la luce, addirittura 260 per il gas, in proporzione l’utenza più soggetta al rincaro. Il Governo ha provato a correre ai ripari con 3 miliardi di stanziamento tramite il Dl n. 130 del 27 settembre, destinati a contenere gli aumenti in bolletta: 2,5 miliardi verranno destinati proprio all’azzeramento degli oneri di sistema, mentre 500 milioni confluiranno nel Bonus sociale, ovvero nella riduzione automatica sui costi delle utenze, nella misura del 5% dell’Iva sulle fatture del gas. In pratica, delle risorse straordinarie introdotte per rendere meno gravosa la batosta del caro-bolletta.

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Dei 500 milioni previsti per rimpinguare gli stanziamenti del Bonus sociale, 450 verranno destinati alle famiglie più fragili, ovvero stabilendo delle soglie reddituali di accesso che permetteranno ai meno abbienti di usufruire di un’importante riduzione sulle bollette. Il valore del bonus varierà in base ai componenti dei nuclei familiari che faranno richiesta. Ad esempio, le famiglie composte da una o due persone riceveranno 128 euro come sconto automatico. Per i nuclei con tre o quattro componenti, invece, si riceveranno 151 euro. Inoltre, per quanto riguarda il gas influirà anche la zona climatica di appartenenza, combinandola quindi con il fattore reddituale. L’Isee non dovrà essere superiore a 8.265 euro annui, o inferiore a 20 mila qualora il nucleo familiare conti 4 o più figli a carico. Non dovranno inoltre essere percepite agevolazioni ulteriori, come il Reddito di Cittadinanza. Qualora subentrino i requisiti, il Bonus sociale scatterà in automatico. Ovvero senza bisogno di fare alcuna richiesta.

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