L’esecutivo allunga i tempi di fruibilità del Superbonus al 2023. Una formalità, visto che l’allungo era già stato ipotizzato. Novità da Poste.
Buone notizie in arrivo sul fronte Superbonus, soprattutto per coloro che non si fossero ancora decisi circa l’utilizzo del 110% per l’efficientamento energetico (e non solo). Il Governo Draghi, infatti, ha messo in programma la prosecuzione dell’agevolazione per gli interventi edilizi, procrastinando i termini ben oltre la scadenza prevista inizialmente. Nell’ambito della politica di rifinanziamento avviata da Draghi, una parte delle risorse verranno stanziate anche per il Superbonus, confermando la proroga dell’incentivo fino al 2023.
Una formalizzazione di quella che, a tutti gli effetti, era un’ipotesi già sul tavolo del Governo. L’agevolazione ha fatto fatica a ingranare ma, al momento, risulta importante anche per i prossimi mesi. Introdotto con il Decreto Rilancio nel maggio 2020, durante la fase acuta dell’emergenza Covid, la detrazione del 110% rappresenta probabilmente lo strumento più efficace per gli interventi di edilizia, soprattutto in merito all’adeguamento ai nuovi standard energetici. Oltre a questo, l’obiettivo del Governo è fornire i mezzi di sostentamento a un settore in crisi ma fondamentale come quello dell’edilizia.
Superbonus, la strategia del Governo per il 2024
In pratica, il Superbonus diventerà uno strumento per distribuire lavoro. La proroga non sposta gli equilibri. Anzi, è proprio il Governo a pubblicare, in una nota, il mantenimento delle due tipologie di bonus esigibili. Dal Super Eco bonus, con incentivo del 110% delle spese per la riqualificazione energetica (impianti di climatizzazione e soprattutto il cosiddetto cappotto termico), al Super Sisma bonus, nel quale la detrazione viene prevista per interventi strutturali preventivi del rischio sismico. In vista della proroga, enti come Poste Italiane hanno dato la loro disponibilità a facilitare l’accesso al Superbonus (uno degli elementi che ne aveva decretato l’iniziale flop), nell’ambito di una politica di fruibilità già adottata per altre agevolazioni.
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Una novità favorita dalle ultime modifiche al progetto introdotto col Dl Rilancio e che permetterà a Poste di disporre un servizio online apposito per determinare quale sia l’entità del risparmio tramite un simulatore. Per il resto, l’accesso mantiene le prerogative iniziali, sia sul piano dei requisiti che dal punto di vista delle modalità di ottenimento. Tre in tutto: detrazione rimborsata con denuncia dei redditi in 5 rate annuali; sconto in fattura (l’impresa anticipa i costi e chiederà lei stessa il rimborso); cessione del credito, richiedibile sia dal beneficiario che dalla ditta.