Pagare il bollo auto o non pagare? La Cassazione lancia dei suggerimenti per avanzare ricorsi ed evitare il pagamento in determinate situazioni. Scopriamo quali.
Il bollo auto è una tassa da versare ogni anno, indipendentemente dall’utilizzo del veicolo. Sono obbligati al versamento tutti gli automobilisti pur tenendo l’auto parcheggiata in garage, pur essendo all’estero per un lungo periodo, pena il pagamento di sanzioni o l’applicazione di seri provvedimenti. Dato che non arriva nessun preavviso di pagamento, capita spesso che ci si dimentichi di corrispondere quanto dovuto in tempo così come sono numerosi i casi in cui una persona decida consapevolmente di non pagare la tassa facendo affidamento sui termini di prescrizione. Situazioni differenti che potrebbero portare a non pagare il bollo auto, vediamo come.
Decadenza del termine di invio della richiesta del pagamento del bollo auto
I cittadini devono rispettare la Legge che disciplina il pagamento del bollo auto ma, nello stesso tempo, anche il Fisco ha delle regole da rispettare relative alla richiesta di versamento della tassa. Nello specifico, per la riscossione del bollo sarà necessario che l’ente di riscossione della Regione invii al titolare dell’auto di un avviso di pagamento. L’avviso in questione dovrà essere spedito entro il 31 dicembre del terzo anno successivo alla data di scadenza del pagamento. Superato questo lasso temporale, la richiesta non sarà legittima e il proprietario del veicolo potrà non pagare il bollo auto.
La prescrizione, altra soluzione da verificare
Secondo la Legge, per il bollo auto è previsto un termine di prescrizione di tre anni. Di conseguenza, gli accertamenti sul pagamento devono riferirsi alle ultime tre anni annualità e non a periodo precedenti. Questa data di scadenza non vale per l’invio dell’avviso di pagamento ma per le cartelle esattoriali che verranno inviate successivamente.
Se la cartella di bollo viene notificata dopo tre anni potrà essere annullata dalla Commissione tributaria provinciale. Per importi sotto i 3 mila euro l’automobilista può procedere individualmente con il ricorso. Per importi superiori sarà necessaria la presenza di un avvocato.
Verificare la notifica per non pagare il bollo auto
I passaggi previsti dalla Legge sono l’invio dell’avviso di pagamento e solo dopo la spedizione delle cartelle di pagamento. L’ordine non potrà essere cambiato, pena l’annullamento dell’intera procedura. Il contribuente, dunque, potrebbe segnalare una mancata notifica dell’atto prodromico e contestare, così, la cartella. Se non ci dovessero essere prove certe dell’arrivo dell’avviso nelle mani dell’automobilista, la cartella risulterebbe illegittima e non si dovrebbe pagare il bollo auto.
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Calcolare gli interessi
L’ultima soluzione per non corrispondere il pagamento del bollo auto dovuto fa riferimento agli interessi. Secondo la Legge, infatti, nella cartella non possono essere inclusi sotto un’unica voce gli interessi e l’importo da corrispondere a titolo di capitale. Nello specifico, gli interessi dovranno essere separati ed indicare i chiari riferimenti alle diverse annualità. Siamo in tema di trasparenza amministrativa e potrebbe essere l’occasione chiave per non corrispondere il bollo auto.