Chi lo ha detto che nel 2022 il Cashback non si ripresenterà? Il Governo potrebbe optare per un rifinanziamento ma a cifre inferiori. E il Super-premio…
Che fine ha fatto il Cashback? La sospensione del bonus pensato dal Governo Conte per incentivare i pagamenti tracciabili è stata disposta fino al 31 dicembre 2021. E, almeno finora, le sensazioni lasciavano presagire che nel 2022 non se ne sarebbe più parlato. Al momento, invece, sembra che il vento stia cambiando, nonostante è opinione diffusa (nonché una delle ragioni della sospensione) che il costo fosse troppo elevato: 5 miliardi di euro per il 2021, soldi che nei piani dell’esecutivo Draghi avrebbero dovuto essere convogliati in altri settori.
Del resto, il Cashback non è mai davvero piaciuto all’esecutivo guidato dall’ex presidente della Bce. Anche per via di una destinazione di risorse che, dati alla mano, avrebbe riguardato le aree del Paese in condizioni economiche migliori, così come le categorie più abbienti rispetto a quelle meno. In effetti, durante il primo semestre del 2021, a usufruire della politica dei rimborsi sulle spese cashless sarebbero stati gli abitanti delle città più grandi e con un reddito medio-alto. Di uno stop definitivo, però, non si è mai parlato davvero.
La sospensione, in poche parole, potrebbe restare tale. La sensazione, infatti, è che a partire dal 2022 il Cashback (così come il maxi rimborso del Supercashback) possa ritornare con una nuova regolamentazione, così da assottigliare il gap fra le categorie di beneficiari e ripianare il discorso sul piano dell’uguaglianza. Modifiche importanti, quindi, per superare le criticità e ridistribuire, anzi, ridurre le risorse stanziate dal Ministero dell’Economia. Al momento si parla di 500 milioni di euro per il 2022, rispetto ai precedenti 5 miliardi del 2021. Subentrerà, molto probabilmente, anche una soglia reddituale, così da premiare quasi esclusivamente i cittadini in condizioni economiche meno abbienti.
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SI starebbe inoltre lavorando sull’abbassamento del numero minimo di transazioni necessarie per l’ottenimento del bonus. Nella versione utilizzata finora, se ne richiedevano perlomeno 50 nell’arco del semestre, così da ottenere le somme giuste per garantirsi un posto fra i premiati. Per quanto riguarda il premio, sul Supercashback al momento si ragionava sui 1.500 euro per i primi 100 mila partecipanti. Il rinnovamento della misura dovrebbe mettere per sempre un punto alla questione furbetti, semplicemente eliminando il superpremio. Un’ipotesi al momento. Anzi, forse addirittura un’indiscrezione. Ma non troppo campata in aria.