Tutto bloccato, dalla homepage di Facebook a quelle delle altre app collegate. Decine di migliaia le segnalazioni in tutto il mondo: cosa succede?
“Ci scusiamo per il disagio. Stiamo lavorando per risolvere i problemi”. Da Menlo Park la spiegazione è stringata e questo può significare due cose: il caos può essere risolto in breve, oppure la situazione è più grave del previsto, tanto da non rendere chiaro il quadro nemmeno ai tecnici californiani. Fatto sta che Facebook è down in tutto il mondo. Un blackout totale che ha coinvolto tutti i programmi e le app correlate, a cominciare da WhatsApp e Instagram. Dagli Stati Uniti all’Europa, tutto ciò che fa capo alla società di Mark Zuckerberg ha smesso di punto in bianco di offrire il proprio servizio.
Tutto è cominciato attorno alle 17.40, ora italiana. I server di Facebook, WhatsApp e Instagram hanno alzato bandiera bianca contemporaneamente, rendendo le piattaforme inaccessibili per tutti gli utenti. Migliaia le segnalazioni, inizialmente in Europa ma, gradualmente, si sono uniti anche altri Paesi del mondo al triste coro. Un manager di Menlo Park ha offerto le proprie scuse ma delle ragioni del k.o. tecnico non si sa praticamente nulla. Nemmeno Instagram dà segnali di vita: nessun feed per il social delle foto, mentre WhatsApp non invia nemmeno un messaggio.
Facebook down, utenti sulle spine: cosa succede ora
“Siamo consapevoli che alcune persone hanno problemi ad accedere alle nostre app e ai nostri prodotti. Stiamo lavorando per riportare le cose alla normalità il più rapidamente possibile e ci scusiamo per gli eventuali disagi”. Il manager Andy Stone deve usare per forza Twitter per comunicare col mondo, in quanto l’unico fra i principali a dare ancora segnali di vita. Circostanza che dimostra come il “down” abbia riguardato esclusivamente le braccia della società di Zuckerberg, a cominciare proprio da Facebook. Automatici gli hashtag #whatsappdown, #instagramdown e #facebookdown, diventati trend topic nell’arco di qualche minuto.
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I problemi, secondo quanto si legge su internet, riguardano decine di Paesi: dall’Italia agli Stati Uniti, da Israele alla Germania, passando per Spagna, Turchia, Portogallo e altri ancora. Oltre 50 mila segnalazioni, in poco tempo, sono arrivate in merito a Facebook. Alter 22 mila hanno riguardato WhatsApp. Ora i numeri sono decisamente più alti, anche se si è arrivati alla contezza che qualcosa effettivamente è successo. E’ possibile che il problema riguardi il Domain Name System, ovvero il sistema che permette il collegamento degli utenti agli indirizzi web. Tutto però è in divenire. Ipotesi comprese.