Le questioni di eredità tengono conto di numerose situazioni. Due fondamentali riguardano la successione: legittima o testamentaria.
La questione dell’eredità diventa estremamente delicata nel momento in cui, alla morte di un genitore, non vi sia la presenza di precise volontà testamentarie. Tuttavia, anche in casi meno dettagliati, subentra la legislazione in materia, che determina in quali casi ai figli spetta l’eredità piena senza spese per la successione. Un aspetto da tenere in seria considerazione è proprio la tipologia di quest’ultima, ovvero determinare se si tratti di una successione legittima o testamentaria. Come si diceva, infatti, l’eredità assume una fisionomia giuridicamente diversa a seconda che vi sia o meno un lascito scritto.
Va comunque considerata la cosiddetta successione legittima. Ovvero, la situazione in cui ai figli spetta comunque la loro eredità. E, in alcune circostanze, non viene richiesto loro nemmeno il pagamento della successione. Chiaramente, far sì che i propri averi passino ai figli è in quasi la totalità dei casi la preoccupazione principale di un genitore. Esistono persino dei fondi patrimoniali che vincolano la destinazione di beni specificatamente ai figli, in forma di bene ereditario.
Soprattutto nella società moderna, esistono situazioni diverse con le quali confrontarsi, magari meno frequenti rispetto a qualche decennio fa. Ad esempio, ci si potrebbe ritrovare di fronte a nuclei familiari di diversa composizione, tanto da rendere la questione eredità estremamente spigolosa, come nel caso vi siano dei figli generati da seconde nozze, adozioni o altri casi simili. Per i figli, legittimi, naturali e anche adottivi, interviene l’articolo 567 del Codice civile che mette tutti gli eredi sullo stesso piano. Quindi i figli, indipendentemente dalla loro definizione giuridica, godono dei medesimi diritti.
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Detto questo, importante perché chiarisce come i figli siano paritari nei diritti, possono quindi manifestarsi dei casi in cui la ripartizione sia altrettanto paritaria e senza oneri di successione. Quella legittima si segue nel caso in cui non vi siano lasciti testamentari e qualora non siano presenti altri eredi del defunto, coniuge incluso. L’eredità viene quindi divisa in parti uguali per ognuno dei figli. L’intera spettanza arriverà solo nel caso in cui l’erede sia figlio unico. Le tasse di successione vanno corrisposte all’Agenzia delle Entrate solo nel caso in cui l’eredità superi una determinata somma. Se l’eredità non supera la soglia di ottenimento della franchigia (1 milione di euro), la tassa non andrà pagata.