I prezzi delle materie prime sono alle stelle e per questo si temono forti rincari per molti alimenti, come pasta e pane. Ecco cosa c’è da aspettarsi.
A partire dalla pasta, passando per il pane, fino ad arrivare alla carne e ai dolci, sono tante le pietanze in grado di allietare i palati sia di grandi che di piccini. Sugli scaffali dei supermercati, d’altronde, troviamo tanti prodotti, disponibili in varie forme e dimensioni, grazie ai quali poter imbandire le nostre tavole. Allo stesso tempo per poter mangiare queste prelibatezze bisogna necessariamente sborsare del denaro.
I costi degli alimenti, in effetti, si rivelano essere tra le voci che maggiormente vanno a incidere sul bilancio famigliare. Se tutto questo non bastasse, ad aggravare la situazione, è l’aumento dei prezzi del cibo, che sembra destinato a non arrestarsi. Una situazione che non passa di certo inosservato, soprattutto per via di quelle che potrebbero essere le conseguenze. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.
Con l’arrivo dell’autunno è previsto un preoccupante aumento delle bollette, che potrebbe portare molte famiglie a dover fare i conti con una vera e propria batosta per quanto riguarda luce e gas. Ma non solo, a destare particolare preoccupazione è anche l’aumento del costo del cibo, con molti prodotti alimentari che presentano già dei rincari di qualche centesimo di euro.
Rincari, quelli delle bollette e del cibo, strettamente correlati tra loro. Il prezzo dei beni di prima necessità come pane e pasta, infatti, è influenzato da quello delle materie prime e dalla disponibilità di energia. “La scarsità di materie prime e il loro conseguente aumento dei prezzi, che colpisce anche l’approvvigionamento di energia, potrebbero compromettere la ripartenza“, ha infatti spiegato al Corriere della Sera Marco Lavazza, vice presidente dello storico gruppo italiano produttore di caffè e presidente di Unione Italia Food.
Facendo qualche esempio, Marco Lavazza ha citato il prezzo del caffè verde che è aumentato del 50% da inizio anno. Ma non solo, i cereali hanno raggiunto prezzi che non si vedevano da ormai 10-15 anni, mentre il prezzo dello zucchero grezzo è cresciuto del 25%. Da non dimenticare, poi, il prezzo del petrolio al barile che ha registrato un aumento del 77% rispetto a settembre dell’anno scorso. Ma da cosa dipendono questi rincari?
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Ebbene, sempre secondo Marco Lavazza, tra gli elementi che vanno a determinare questo rincaro dei prezzi si annoverano la pandemia, il cambiamento del clima che altera i raccolti e le speculazioni sia sulle materie prime che sui prodotti alimentari. A tal proposito il presidente di Unione Italia Food ha sottolineato come le “conseguenze per i consumatori dipenderanno dai comportamenti delle singole aziende e della filiera, in cui ci sono tanti attori“. La volontà è, ovviamente, quella di trovare una soluzione ma “le tensioni sui prezzi sono forti, è plausibile che qualche aumento possa esserci“.