Il decreto attuativo è arrivato, il Bonus risparmio idrico è stato definito. Approfondiamo la conoscenza con questa misura che consente di ottenere fino a 1.000 euro.
Dal mese di marzo eravamo in attesa del Decreto che disciplinasse il Bonus risparmio idrico. Sul finire di settembre il decreto è arrivato e possiamo, ora, conoscere i dettagli della misura. L’obiettivo dell’agevolazione è ridurre gli sprechi di acqua e rientra nel piano del Ministro della Transazione Ecologica Cingolani.
Il Bonus nasce per favorire un risparmio delle risorse idriche e consente di ottenere fino a 1.000 euro per sostenere interventi volti all’efficientamento idrico. Beneficiari della misura sono le persone fisiche di età superiore ai 18 anni, residenti in Italia, che effettuano interventi su edifici esistenti, singole unità immobiliari o su parti di edifici esistenti. La somma può essere utilizzata per sostituire i sanitari in ceramica con prodotti nuovi a scarico ridotto e per sostituire la vecchia rubinetteria, i soffioni della doccia e colonne esistenti con modelli a limitazione di flusso dell’acqua.
Il Bonus potrà essere richiesto per un solo immobile di proprietà, una sola volta e da un solo cointestatario. L’erogazione del denaro avverrà in base all’ordine temporale di arrivo delle richieste fino all’esaurimento dei fondi. E’ importante sapere che la misura non è cumulabile con altre agevolazioni riguardanti la fornitura, l’installazione e la posa in opera dei beni simili. Tra le spese ammissibili con il Bonus risparmio idrico sono inclusi, però, lo smontaggio e la dismissione degli apparecchi in possesso. L’installazione dei nuovi rubinetti può essere destinata sia al bagno che alla cucina e sono ammesse dal bonus le spese relative ad eventuali opere murarie o idrauliche.
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Per ottenere il Bonus occorrerà accedere alla Piattaforma bonus idrico e procedere con la registrazione dopo aver effettuato l’autenticazione al sito del Ministero della Transizione ecologica. Per autenticarsi occorrerà avere lo Spid – diventato ormai indispensabile per qualsiasi servizio della PA – oppure la Carta di Identità Elettronica. La procedura di richiesta del Bonus richiederà l’inserimento dei dati personali, dell’importo speso, delle opere effettuate e, naturalmente, tutto dovrà essere documentato. Indicando l’Iban si potrà ottenere l’importo direttamente sul proprio conto corrente bancario o postale.