Dopo quante rate non pagate di un finanziamento scatta il pignoramento? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Il Covid è entrato prepotentemente nelle nostre esistenze più di un anno fa, portando con sé delle ripercussioni negative, sia per quanto concerne le relazioni sociali che la gestione delle finanze personali. Molti imprenditori, purtroppo, hanno dovuto abbassare le serrande delle proprie attività, con molte famiglie che si ritrovano alle prese con delle serie difficoltà nel riuscire a fronteggiare le varie spese.
Se tutto questo non bastasse, ad aggravare la situazione sono le crescenti incertezze in merito al futuro e la paura di dover fare i conti con le conseguenze derivanti da alcuni debiti pregressi. Una situazione che coinvolge, purtroppo, molte più persone di quello che si possa pensare, con tanti che si chiedono dopo quante rate non pagate di un finanziamento scatta il pignoramento. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.
Finanziamenti, occhio al pignoramento: tutto quello che c’è da sapere
Tanti sono gli imprevisti che possono capitare nella vita. Lo sanno bene coloro che, alle prese con delle difficoltà economiche, finiscono per non riuscire più ad adempiere ai vari impegni presi, accumulando così dei debiti. Una situazione che può portare in alcuni casi a a dover fare i conti con il pignoramento, attraverso il quale i propri creditori possono aggredire lo stipendio o la pensione del debitore.
Proprio in questo ambito sorge spontanea una domanda: dopo quante rate non pagate scatta il pignoramento? Ebbene, in tal senso giunge in nostre aiuto l’articolo 40 del Testo Unico Bancario, in base al quale: “La banca può invocare come causa di risoluzione del contratto il ritardato pagamento quando lo stesso si sia verificato almeno sette volte, anche non consecutive. A tal fine costituisce ritardato pagamento quello effettuato tra il trentesimo e il centoottantesimo giorno dalla scadenza della rata“.
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In teoria, quindi, la banca potrebbe chiudere il contratto e richiedere a restituzione dell’intero importo già dopo una sola rata non pagata. Se non si riesce a ripianare il debito, quindi, può decidere di procedere al recupero del credito attraverso un pignoramento.
In ogni caso è bene sapere che evitare il pignoramento è possibile, ad esempio rivolgendosi a un legale che possa aiutare a stabilire delle condizioni per ripianare il debito.