Uno strumento che mira a semplificare parecchie cose. Lo Spid diventa man mano sempre più necessario per l’accesso alla Pubblica amministrazione.
A ottobre è pronta l’ennesima rivoluzione in seno alla digitalizzazione. L’Inps, infatti, è pronto ad adottare in toto il sistema Spid per l’accesso alle aree riservate e, naturalmente, ai servizi online. Una mossa che avrà il compito di semplificare le cose (visto che è previsto anche lo strumento della delega per coloro impossibilitati a dotarsene) e, soprattutto, di rendere più agile il ricorso ai servizi dell’istituto. Una decisione che, nondimeno, conferma quanta importanza sia stata riversata sul sistema di identità digitale, praticamente necessario in quasi tutti gli ambiti del servizio pubblico.
Dal Comune ad appunto l’Inps, passando per le Poste e tutte le varie casse previdenziali, lo Spid è diventato ormai compagno fidato di ogni formalità che, finora, richiedeva comunque un’identificazione tramite codice Pin. Uno strumento utile ma comunque non considerabile pari a un’identità anagrafica vera e propria. Quella che lo Spid garantisce. Ecco perché, in attesa che si concretizzi la nuova linea dell’Inps, è bene conoscere tutti i dettagli di qualcosa destinata a diventare necessaria per chiunque.
Risparmiare tempo sulle code e anche sulla burocrazia. L’intento è sostanzialmente questo, rendendo il tutto agile e svolgibile a distanza, grazie alle potenzialità dell’online. Chiaro che questo richieda un’identificazione, in modo tale che ogni cittadino abbia i suoi dati d’accesso e, al contempo, un sistema unico per essere identificato come tale. Lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è sostanzialmente questo: un servizio pensato per l’accesso agli uffici della pubblica amministrazione, a patto che abbiano un portale online in grado di assolvere ai servizi ai cittadini. Codice di identificazione e password saranno di fatto la nostra carta d’identità digitale per accedere all’Agenzia delle Entrate, all’Inps e ad altri portali.
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Per ottenere lo Spid è necessario inoltrare richiesta (esclusivamente se maggiorenni) attraverso uno dei provider disponibili (ad esempio Poste ma anche l’app IO). Una volta iniziato il procedimento, basterà seguire le indicazione, fornire tutte le informazioni richieste e procedere al riconoscimento, preparando in anticipo tutti i documenti. Essenziale è anche essere dotati di un indirizzo di posta elettronica e un numero di telefono da associare al servizio. La fase di autenticazione richiederà la presenza di persona (per esempio allo sportello della Posta) oppure, in alcuni casi, anche una videochiamata. Una volta terminata l’operazione, si avrà a disposizione il sistema di identità digitale. Ovvero, accesso garantito (sia da pc fisso che tramite dispositivi mobili) ai servizi della pubblica amministrazione.