Aumentano i costi del conto corrente, anche quelli in versione esclusivamente home banking. Ma non è ancora tutto perduto.
Meglio mettersi l’anima in pace. Il conto corrente online non è più sinonimo di risparmio perpetuo. Uno studio di Altroconsumo, concentrato sulla progressione del meccanismo di home banking, ha acceso un riflettore importante sui costi medi dei conti online, registrando un sensibile aumento, nemmeno in percentuali irrisorie. Dall’11% al 15% per quelli che Bankitalia ha individuato come i tre profili tipo di correntisti. Non certo una bella notizia, considerando che il ricorso all’home banking è sensibilmente aumentato durante la pandemia, in proporzione a quello relativo alle operazioni di pagamento online.
L’associazione ha fatto sapere che il costo “non dipende solo dal canone mensile ma tante altre commissioni applicate sulle operazioni e sui servizi che transitano sul conto corrente”. Per questo i conti corrente online non possono più essere totalmente gratuiti. Il che, chiaramente, ha ripercussioni sull’umore dei correntisti, tutt’altro che soddisfatti dell’andazzo. Senza contare che il campione di Altroconsumo è piuttosto vasto: ben 32 mila persone con un conto opzionato home banking.
Home banking, i costi aumentano: la soluzione per non farsi travolgere
La questione dei tassi è sempreverde. Al momento viaggiano quasi rasenti allo zero e anche i costi finanziamento per le banche vivono una situazione simile. In sostanza, le banche alzano alcuni costi per sopperire al minor ingresso di denaro tramite l’attività di prestito. Il rincaro principale è quello sulla giacenza. Tenere troppo denaro immobile sul proprio conto, in una quantità superiore alla soglia di guardia, significa andare matematicamente incontro a un innalzamento dei costi. Anche perché un conto troppo esoso e vittima di staticità diventa tale anche per le banche. In questo senso, la mobilitazione del denaro verso minori forme di investimento diventa una soluzione necessaria.
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Canone mensile del conto corrente, costo annuale della carta di debito e di credito, a cui aggiungere “le spese di gestione del conto titoli e le spese di liquidazione interessi”. Una lista piuttosto lunga che, stando così le cose, non può più escludere i conti esclusivamente di tipo home banking. Tuttavia, il contenimento delle spese è possibile applicando qualche semplice precauzione. E alcune sono basilari: prelievi sogli dagli Atm della propria banca, fido bancario se si va in rosso, scegliere l’online (perché resta comunque meno oneroso), evitare l’imposta di bollo. Inoltre, ponderare sempre la scelta della banca: alcune possono essere più convenienti di altre tramite gli strumenti che mettono a disposizione. Inoltre, tenere sempre d’occhio il Riepilogo delle spese, è sempre buona regola: quali e quante operazioni sono state fatte significa avere contezza del proprio denaro.